Le notizie di oggi, 6 novembre: manifestazioni no-pass a Milano, Torino e Trieste; Mattarella ad Algeri; superati i due milioni di terze dosi in Italia; l’intervento di Salvini alla scuola della Lega a Milano. E ancora: l’attivista per i diritti delle donne uccisa in Afghanistan e la manifestazione oggi a Terni contro l’ordinanza “antiprostituzione”.

No-pass, scontri con la polizia a Trieste

Una parte dei manifestanti si sono riversati in piazza dell’Unità a Trieste al termine del corteo al quale hanno partecipato circa 8000 persone, secondo la questura. Hanno cercato di forzare le transenne e il blocco della polizia, lasciando oggetti contro le forze dell’ordine e intonando cori contro gli agenti: «Vergogna, siete nazisti».

Per contenere la diffusione della pandemia, il sindaco aveva chiesto agli organizzatori, con specifica ordinanza, di predisporre un servizio d’ordine per controllare il corretto uso delle mascherine e il rispetto del distanziamento sociale durante la manifestazione.

Indicazione che è stata però rispedita al mittente: «Ci rifiutiamo di organizzare un servizio di controllo, siamo consapevoli dei rischi collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci» ha risposto il coordinamento no-pass. La questura di Trieste ha fatto sapere che in caso di mancato rispetto delle prescrizioni valuterà l’arresto dei manifestanti.

I manifestanti hanno preso di mira la redazione del Piccolo. Poche le mascherine, e nessuna distanza. La protesta è scandita dai cori: «La gente come noi non molla mai». 

Milano, aggredito giornalista

I No Green pass si ritrovano non solo a Trieste, ma anche a Torino e Milano. Un giornalista è stato aggredito in piazza Fontana a Milano poco prima dell'inizio del sedicesimo corteo contro il green pass. I due responsabili, parte del gruppo di manifestanti, hanno stavano tentando di impedire le riprese e sono stati portati in questura.

E domani, 7 novembre, il Fronte del dissenso dell'Umbria ha organizzato per domani mattina ad Assisi un presidio di protesta contro il green pass. La manifestazione è stata intitolata dagli organizzatori “Marcia della dignità”, in riferimento alla tradizionale Marcia della Pace tra Perugia e Assisi.

Il corteo partirà alle 10.30 da Santa Maria degli Angeli di Assisi, per raggiungere la piazza Inferiore di San Francesco. «Oltre al green pass, si legge nella locandina, l'iniziativa è finalizzata a protestare contro l'obbligo vaccinale, schedature e discriminazioni, Draghi e la società tecnocratica».

Mattarella in visita di stato ad Algeri 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in Algeria in visita di stato. Durante il primo giorno è intervenuto sulla tragedia dei morti in mare e sul ruolo dell’Italia nella gestione dei flussi migratori. «Purtroppo – ha detto – l’Italia è ben consapevole della tragedia che il Mediterraneo sta vivendo da qualche anno a questa parte, ed è sempre stato fortemente impegnato nella salvaguardia della vita dei migranti in mare, messa in pericolo dalle reti della criminalità organizzata che sfruttano tragedie di individui e famiglie, compresi i bambini. L’Europa e l’Africa sono chiamate a fare di più, nel segno di una collaborazione aperta, efficace, sincera, dove le posizioni sono talvolta distanti, ma sempre rispettose e costruttive».

Il presidente ha poi parlato dell’importanza del riconoscimento reciproco tra Algeri e l’Ue. «L’Italia considera l’Algeria come un attore cruciale nel Mediterraneo e in Africa. Per questo siamo convinti dell’opportunità di avvicinamento tra l’Unione Europea e l’Algeria, basato sull’interesse reciproco e su un piano di uguaglianza e parità».

Durante la visita intitolato un giardino a Enrico Mattei, storico dirigente dell’Eni: «Siamo molto grati di questa decisione, alla quale attribuiamo grande importanza e valore simbolico»

Il punto stampa di Salvini

Sulle parole del capo dello stato è intervenuto Matteo Salvini, che parlando alla scuola di formazione politica della Lega a Milano ha detto: «Sono assolutamente d’accordo con Mattarella, che oggi ha detto “Sull'immigrazione l'Europa e l'Africa dovrebbero fare qualcosa di più”, però su come la pensiamo su questo penso che chiunque l'abbia capito».

«Siamo destinati a vincere e a governare a lungo questo paese, e abbiamo bisogno di persone preparate» ha detto Salvini continuando il suo intervento a Milano «Abbiamo ostinatamente seminato, ora è il tempo di raccogliere. Ma le competenze, la voglia di approfondire, se pur fondamentali, non bastano. Occorre aggiungere alle competenze una forte motivazione personale».

«C’è sempre e solo la Lega a essere nel mirino di pseudo-inchieste giornalistiche che per attaccare il politico attaccano l’uomo. Che pena, per questa piccola classe giornalistica» ha aggiunto poi Salvini, tornando a scherzare sui «mai trovati soldi che mi aveva dato Putin».

«Oggi fare il progressista è comodo, fare il conservatore no. Prendiamo l’esempio del ddl Zan, se eri contro, il semplice fatto di aprire bocca ti metteva dalla parte sbagliata del tavolo. Ma se chiedi ai sostenitori della legge quanti articoli aveva, o cosa dice l’articolo 4, in quanti sanno davvero risponderti?».

Salvini è tornato poi sul tema della giustizia: «La riforma Cartabia è un primo passo, non esaustivo. Ma vi dico, se la riforma della giustizia non la fa il parlamento, la faranno sei milioni di italiani in primavera» ha detto il segretario della Lega, riferendosi al referendum sulla giustizia promosso dal suo partito.

E sull’energia, «si sa che la più pulita, meno impattante e più sicura al mondo è il nucleare di ultima generazione. È un dato di fatto, non un’impressione perché ho visto la serie tv Chernobyl». 

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Confronto con Giorgetti 

«Con Giorgetti abbiamo parlato di futuro, perché per me le polemiche sono una fastidiosa perdita di tempo. Il confronto è bello, la polemica no». Aveva risposto il leader della Lega a margine del suo intervento, a chi gli chiedeva se al Consiglio federale di giovedì a Roma c'è stato un chiarimento definitivo con il vicesegretario Giancarlo Giorgetti. «Si discute nelle sedi in cui si deve discutere, ma poi si esce compatti e uniti come un sol uomo».

«Mi sembra che abbia avuto qualche problema di intendimento o fraintendimento con Bruno Vespa, ma se lo chiariranno loro. Non faccio il mediatore» ha aggiunto poi.

Superati due milioni di terze dosi 

«Ieri abbiamo superato due milioni di terze dosi». Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo al diciannovesimo convegno di diritto sanitario a Milano.  «In una fase di recrudescenza del virus come quella a cui stiamo assistendo a livello europeo in questo momento, è giusto accelerare sulla somministrazione dei richiami». 

«Sul Covid – ha aggiunto il ministro – l’Europa ha avuto due tempi: un primo tempo di incertezza e incapacità di leggere la dimensione del fenomeno, e poi ha cambiato marcia, facendo lo scatto che serviva. Questo vale anche per i vaccini: all’inizio l’iniziativa è stata dei singoli stati nazionali, ma oggi la situazione è diversa».

Foto Fabio Frustaci /POOL Ansa / LaPresse05-11-2021 Roma, Italia Politica Vaccini Covid, la conferenza stampa con Speranza, Figliuolo e LocatelliNella Foto lI ministro della Salute, Roberto SperanzaPhoto Fabio Frustaci /POOL Ansa / LaPresseNovember 5, 2021 Rome, Italy PoliticsVaccini Covid, the press conference with Speranza, Figliuolo and Locatelli In the pic: Roberto Speranza

«Papa Francesco in una San Pietro deserta durante il lockdown disse: “Peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla”. Vorrei che questa frase fosse impressa nella testa di tutti i decisori politici nelle prossime settimane. Imparare dalla lezione del Covid significa costruire un’Unione europea della salute, che credo sia la direzione giusta. I governi devono essere pronti a cedere pezzi di sovranità per rafforzare la cooperazione e il coordinamento europeo. Anche l’Ema deve essere rafforzata: le risposte nazionali sono necessarie ma non sufficienti».

Mattarella firma il Decreto sul Pnrr

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il Decreto legge sul Pnrr, “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose". Lo ha reso noto il Quirinale.

Attivista uccisa in Afghanistan

Frozan Safi era un'attivista per i diritti delle donne e docente di economia di 29 anni. Il suo corpo, ritrovato dopo oltre due settimane dalla sua scomparsa, il 20 ottobre scorso, è stato identificato dalla sorella, medico, che l'ha riconosciuta dai vestiti perché il volto era «distrutto dai proiettili».

Lo riferisce il quotidiano britannico Guardian, spiegando che si tratta della prima morte di un’attivista dei diritti delle donne da quando i talebani hanno ripreso il potere. Il corpo era crivellato di colpi: «C'erano ferite da proiettile dappertutto – ha raccontato la sorella – troppe da contare, sulla testa, sul cuore, sul petto, sui reni e sulle gambe».

Insieme al corpo di Safi erano stati ritrovati quelli di altre tre donne afgane. Il portavoce del ministero dell'Interno dei talebani, Sayed Khosti, ha dichiarato che due sospettati sono stati arrestati. I due, secondo le parole di Khosti, avrebbero confessato di aver attirato le donne nella casa. Il portavoce talebano non ha però precisato se i fermati abbiano anche confessato di averle assassinate, né ha fornito una motivazione per le uccisioni o identificato le vittime. 

Da settimane Frozan Safi stava disperatamente tentando di lasciare l’Afghanistan, temendo per la propria vita sotto il regime dei talebani. 

A Terni manifestazione contro l’ordinanza

È in programma oggi pomeriggio alle ore 18, in piazza della Repubblica a Terni, la manifestazione di protesta contro lo stop al ddl Zan deciso dal Senato, e contro l'ordinanza anti-prostituzione varata dall'amministrazione comunale, che ha ricevuto attenzione mediatica a livello nazionale.

Almeno otto morti a Houston

In Texas almeno otto persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite in una calca durante un evento musicale all'Astroworld Festival, a Houston. 

Il capo dei vigili del fuoco di Houston, Samuel Pena, ha detto ai giornalisti che la compressione della folla verso il palco si è verificata mentre Travis Scott si esibiva. L'ondata è avvenuta intorno alle 21 di venerdì sera. «La folla ha iniziato a comprimersi verso la parte anteriore del palco – ha detto Pena – Poi hanno iniziato a litigare, a perdere conoscenza e questo ha creato ulteriore panico».

Lo spettacolo è stato interrotto poco dopo che diverse persone hanno iniziato a subire ferite. I soccorritori hanno trasportato 17 persone in ospedale, di cui 11 in arresto cardiaco. In molti sono stati curati sul posto. Al festival erano presenti circa 50.000 persone.

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