Nell’estate del 1982 una scrittrice turca sul finire dei trent’anni se ne andava in giro per l’Italia inseguendo fantasmi di scrittori, da Pavese a Svevo, quando una sera le capitò di incrociare gli italiani in festa per la vittoria della nazionale alla Coppa del Mondo in Spagna. Nel suo Viaggio al termine della vita Tezer Özlü ha una voce malinconica, distaccata, seducente, e racconta (anche) quei caldi giorni di luglio