La sezione prima del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio ha dichiarato inammissibile «per difetto di giurisdizione» il ricorso proposto da Piercamillo Davigo contro il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) e il ministero della Giustizia che avevano dichiarato la sua decadenza da consigliere del Csm dopo il pensionamento per raggiunti limiti di età. Secondo il Tar, la domanda potrà essere riproposta davanti al giudice ordinario. In precedenza, l’ex pubblico ministero di Mani Pulite aveva detto di ritenere il Tar competente per decidere la questione. Il voto del Csm che aveva imposto a Davigo di abbandonare l’organo giudiziario si era tenuto il 18 ottobre e aveva visto schierato con il giudice, la sua corrente la sua corrente, Autonomia e Indipendenza, ma non Antonino Di Matteo, che invece aveva votato contro: «con difficoltà umana e in piena coscienza voto a favore della proposta di decadenza».

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