«Next generation Eu non può essere reso permanente. Non posso che essere d’accordo con Enrico Letta, ma non collegherei così strettamente la discussione sul tetto al prezzo del gas e quella sul Next generation Eu». Così il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni a L’Italia di Domani, intervistato da Stefano Feltri e Francesca De Benedetti. 

Secondo il commissario, grazie alle iniziative di sostegno dell’Unione europeo si potrà anche forse evitare la recessione. 

 «Se riusciamo che quell’operazione (il Pnrr) continua a funzionare nei prossimi mesi, penso che la base per avere nuovi strumenti ci sia» ha continuato. «Abbiamo avuto Sure, Next Generation Eu, abbiamo adesso Repower Eu che metterà insieme qualcosa come 150 miliardi che è un terzo strumento che va in quella medesima direzione». 

Il commissario è sicuro che senza mettere di nuovo le forze in comune non ce la si può fare, ma sarà necessario il successo del Pnrr per convincere anche le voci più critiche e dimostrare a tutti che quel meccanismo funziona. 

 «Sono consapevole che un’ulteriore proposta del genere di Sure sarebbe sensata. Per renderla praticabile è necessario che Next Generation Eu e il Pnrr funzionino. Poi, noi avevamo un margine per emettere titoli di debito comuni e l’abbiamo utilizzato per Next Generation Eu. Per fare ulteriori iniziative comuni dovremmo basarci su lettere di garanzia dei diversi stati membri. Come commissione possiamo fare nuovo debito solo in questa maniera». 

I problemi di Bruxelles

«Sono in corso procedure d’infrazione molto importanti e la commissione raccoglie le sanzioni inflitte alla Polonia dalla Corte di giustizia europea per il mancato rispetto di alcuni principi che comportano un esborso per la Polonia finché non si metterà in regola». Così Gentiloni ha risposto sulla situazione della Polonia, il cui Pnrr è legato alla raccomandazione di rivedere il suo sistema giudiziario e la sua indipendenza. 

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