«Non esiste occupazione senza dignità», queste le parole del Comandante generale dell’arma dei carabinieri Teo Luzi durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022 della scuola ufficiali a Roma.

Sono oltre 550mila gli infortuni nel 2021 e più di 1.200 i morti sul lavoro, «un monito a salvaguardare la sicurezza sui luoghi di lavoro», dice il Comandante generale, che nel suo discorso ha individuato cinque temi fondamentali per la società di oggi: protezione dell’ambiente, violenza contro le donne, condizione giovanile, dignità del lavoro e salvaguardia del Pnrr. 

Presenti alla cerimonia, oltre agli allievi della scuola, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, i sottosegretari Nicola Molteni, Carlo Sibilia e Stefania Pucciarelli e i presidenti delle commissioni difesa alla Camera e al Senato, Gianluca Rizzo e Roberta Pinotti, e il generale di divisione Claudio Domizi.

«La presenza capillare dell’arma sul territorio e nel tessuto sociale del nostro paese è evidenziata dalle innumerevoli operazioni a tutela della legalità e della sicurezza», dice il ministro dopo il richiamo al secondo mandato del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un elemento di prossimità da non sottovalutare, secondo Guerini, che costituisce un valore aggiunto, «prezioso per i cittadini, imprescindibile per lo Stato».

Le sfide della nostra società

«Il deterioramento dell’ambiente è una pandemia più lenta del coronavirus, ma non meno rischiosa», dice Luzi rivolgendosi alla platea, sottolineando che negli ultimi decenni l’arma ha acquisito competenze qualificate nella prevenzione e nelle investigazioni.

Sulla tematica del contrasto alla violenza sulle donne, continua il Comandante generale, «il solo approccio repressivo non è risolutivo», perché incidono «fattori di ordine culturale». Ha quindi ricordato il potenziamento della “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, che conta oltre 370 ufficiali di polizia giudiziaria, «per sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia». 

Un altro fronte di intervento è la condizione giovanile: «La superficialità delle relazioni interpersonali, la ricerca compulsiva di gratificazioni istantanee, fortemente condizionate dal web, alimentano un’onda lunga di disagi, acuiti dalla pandemia», dice Luzi. Per questo «l’ascolto dovuto a tutti i cittadini è ancora più importante verso i giovani», continua, spiegando l’importanza della collaborazione tra l’Arma, gli insegnanti e i presidi.

L’impegno dei Carabinieri contro ogni forma di sfruttamento sul lavoro, spiega il Comandante, è lunga quasi un secolo e «oggi rivolge la sua attenzione anche alla gig economy, nelle cui dinamiche si insinuano i rischi di un’insana precarietà».

Ed è proprio il Piano nazionale di ripresa e resilienza, secondo Luzi, lo strumento per affrontare alcune di queste sfide. Lo definisce «un progetto ambizioso di trasformazione sociale, digitale e ambientale» ma «è necessario preservare il tessuto economico dall’affarismo predatorio delle mafie e dall’interesse subdolo dei fenomeni di corruzione». Negli ultimi cinque anni, le indagini hanno portato all’arresto di oltre 3.400 esponenti della criminalità organizzata e al sequestro di beni dal valore superiore a 8 miliardi di euro. Per questi motivi, conclude Luzi rivolgendosi ai giovani allievi dell’arma, la formazione ha un ruolo fondamentale.

© Riproduzione riservata