Sostegni è stato il liquidatore di una delle società legate alla fondazione ed è considerato il prestanome del commercialista Michele Scillieri
Fin dalla sua nascita Domani ha cercato di riempire un vuoto: in Italia il dibattito pubblico è dominato da quarant’anni dalle stesse facce e dalle stesse opinioni. Per questo abbiamo cercato di trovare e dare risalto a prospettive, voci e idee più giovani e fresche. Soprattutto nelle pagine della cultura abbiamo dato fiducia a scrittori e scrittrici, artisti di ogni genere, per esporvi ed esporci a punti di vista spiazzanti, originali, per farci magari divertire, talvolta arrabbiare, sempre pensare. Se pensi che questo lavoro sia importante, aiutaci a farlo crescere con un abbonamento annuale. Così sarai parte della comunità di Domani.
Il gip di Milano, Giulio Fanales, ha concesso i domiciliari a Luca Sostegni, arrestato a metà luglio nell'inchiesta ribattezzata “Lombardia Film Commission” perché considerato il prestanome del commercialista Michele Scillieri e il liquidatore di una delle società legate alla fondazione. La decisione del giudice ha accolto la richiesta avanzata dal difensore di Sostegni che chiedeva una misura meno afflittiva per il 62enne. La procura di Milano aveva già dato parere positivo alla scarcerazione e l'istanza è stata accolta dal gip a causa della «proficua collaborazione fornita dall'indagato allo sviluppo delle indagini» e rispetto all'assunzione «delle proprie responsabilità».
L’inchiesta “Lombardia film Commission” si basa sull’acquisto effettuato nel 2017 dall’omonima fondazione a partecipazione pubblica di un capannone a Cormano. Secondo l’accusa, il prezzo di vendita del capannone, posseduto dalla fondazione Andromeda, sarebbe stato gonfiato e le plusvalenze sarebbero finite a società vicine a due commercialisti della Lega, Michele Scilleri e Alberto Di Rubba, quest’ultimo all’epoca capo della Lombardia Film Commission.
© Riproduzione riservata