Le prime parole di papa Francesco sono per il papa emerito. 

Prendersi cura

«Come parla Maria? Madonna, insegnaci cosa dobbiamo fare in quest’anno. In realtà Maria non parla, ella accoglie con stupore il mistero che vive, e soprattutto si preoccupa del bambino, adagiato cioè deposto con cura nella mangiatoia. Il linguaggio di Maria è la maternità, è prendersi cura con tenerezza. Maria non ruba la scena, al contrario mette al centro il bambino. Maria sapeva essere anche solennemente muta e questo è il linguaggio tipico della maternità». 

L’ambiente e il prossimo

Per ricostruire speranza, dice Bergoglio, occorre abbandonare le scelte ispirate all’egoismo e ispirarsi al linguaggio dell’amore che è il prendersi cura: della propria vita, del tempo, dell’anima, del creato, dell’ambiente e ancor più del nostro prossimo. 

Celebriamo la giornata mondiale della pace ricordando la responsabilità e la compassione: tutti insieme prendiamoci cura della nostra casa comune. In quest’epoca inquinata da diffidenza e indifferenza, preghiamo di essere capaci di compassione e del prendersi cura.

La pace

Oltre agli auguri, il papa esprime gratitudine a Sergio Mattarella, e fa gli auguri anche alla presidente del Consiglio. Sentiamo ancor più intollerabile il contrasto della guerra che semina morte e distruzione, ma non perdiamo la speranza.

No al riarmo, sì a sanità e scuola

La pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo. «In tutti i popoli sale il grido: no alla guerra, no al riarmo. Le risorse vadano a salute ed educazione». 

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