Il gup di Roma ha deciso per il non luogo a procedere nei confronti di Vittorio Sgarbi nell’ambito del procedimento che lo vedeva accusato di aver autenticato alcune opere dell’artista Gino De Dominicis ritenute false. 

Con la stessa formula il giudice ha prosciolto anche Duccio Trombadori, mentre ha rinviato a giudizio le altre 19 persone coinvolte nell’indagine e il processo comincerà il 21 dicembre prossimo. Nel corso delle indagini, nel 2018, i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale avevano sequestrato oltre 250 opere ritenute contraffatte, per un controvalore di oltre 30 milioni di euro.

L’ipotesi accusatoria sostiene che sarebbero state immesse nel mercato numerose opere d'arte contraffatte, corredate da certificati autenticità, attribuite a De Dominicis.

Nella vicenda processuale sono schierati uno contro l’altro due archivi: uno è quello ufficiale degli eredi del maestro, l'archivio "Gino De Dominicis" con sede a Foligno , rappresentato da Paola De Dominicis; l’altro invece è la "Fondazione/Archivio Gino De Dominicis” di cui Sgarbi è il presidente.

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