Anche quest’anno ci sarà il decimo appuntamento del primo festival dedicato ai libri sulle mafie. Le attività della Fondazione Trame non si sono mai fermate nonostante la pandemia. E così, il primo festival italiano dedicato ai libri sulle mafie anche quest’anno ci sarà, ma con un’eccezione. Infatti, il consiglio d’Amministrazione della Fondazione Trame ha accolto la richiesta di Gaetano Savatteri, direttore artistico per sette festival di fila, che ha deciso di passare il testimone «per contribuire al rinnovamento dell’esperienza, affinché il Festival trovi linguaggi e contenuti sempre in sintonia con i tempi», si legge nel comunicato.

Come nuovo direttore artistico è stato nominato il giornalista di Domani, Giovanni Tizian, che, come si legge nella nota «con la propria professionalità e la propria storia, rappresenta la crescita e il rafforzamento del progetto culturale di Trame».

Tizian ha accolto con soddisfazione la proposta affermando: «Con Trame condivido un percorso che dura da tempo, è stato sempre uno spazio di condivisione di idee e un’esperienza unica in Calabria e per la Calabria, che è la mia terra. Per questo sono onorato di poter contribuire con la mia passione a un evento che vuole diventare punto di riferimento culturale anche fuori dalla regione che lo ospita. La direzione artistica di Trame è un impegno che assumo con grande gioia e una responsabilità non da poco. Gaetano Savatteri ha dato un’impronta chiara e ha fatto conoscere il festival al grande pubblico, proverò a seguire questa strada perché la Calabria merita di essere illuminata e conosciuta, soprattutto attraverso la cultura, l’impegno contro la ‘ndrangheta, la scrittura come forma di ribellione ai sistemi criminali. La scrittura, dalla letteratura al giornalismo, è la chiave per leggere la realtà, per decifrare le complesse dinamiche del potere, è allo stesso tempo uno strumento di libertà: i cittadini informati sono il primo argine alla prepotenza, al ricatto, alla legge del più forte.
La conoscenza come forma di resistenza dei territori: è questo che vorrei portare a Trame, per iniziare un percorso che spero sia utile alla nostra terra. Per questo ringrazio la fondazione di avermi concesso questa opportunità, in un anno difficile per tutti, con un paese in ginocchio a causa della pandemia, che ha acuito le disuguaglianze sociali. E anche di questo ci occuperemo a Trame, convinti che le disuguaglianze rappresentino il terreno fertile sul quale crescono i poteri criminali»

Per questa edizione si prevede una programmazione più snella e ibrida. Con appuntamenti sia in presenza che online sui canali Facebook e Youtube.

Al centro delle prossime giornate di approfondimenti e dibattiti, gli scottanti e imprescindibili temi ignorati dall’agenda politica ma che più animano il dibattito pubblico. Protagonisti, come sempre, i saggi, le inchieste e i romanzi di scrittori e giornalisti maggiormente impegnati ed esposti nella lotta alle mafie, in nome del diritto all’informazione, insieme agli incontri con rappresentanti dello Stato ed esponenti del mondo della cultura e della società civile.
Non mancherà poi uno speciale appuntamento di arte e teatro. Trame. Festival si unisce a “Piazza Dante. #Festivalinrete”, un progetto condiviso e sostenuto dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche e istituito dal Mibact, che unisce quarantuno Festival di approfondimento culturale italiani in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri. Il Festival è realizzato dalla Fondazione Trame in collaborazione con Ala Associazione Antiracket Lamezia Onlus.

«Sono felice – ha commentato Gaetano Savatteri - che la scelta sia ricaduta proprio su Giovanni Tizian, collega che stimo, firma di punta del giornalismo italiano e grande esperto del sistema mafioso. Questo cambiamento è il segno che Trame è capace di ingaggiare nuove sfide, puntando sul ricambio anche generazionale».

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