Oggi su Domani è il podcast serale del quotidiano Domani. Una pillola di pochi minuti per darvi subito un assaggio della prossima edizione, che sarà disponibile in edicola il giorno dopo e già dopo cena per gli abbonati digitali. Per ascoltare le altre puntate, man mano che verranno pubblicate, potete cliccare qui. Trovate questo podcast anche su Spotify Spreaker, Google, Apple podcast. Potete ascoltare “Oggi su Domani” anche su Alexa e con l’assistente vocale di Google.

Speciale Carrà. Assieme al quotidiano c’è anche uno speciale, e la protagonista è lei, Raffaella Carrà. Ma siamo anche noi, l’Italia cresciuta con lei. “Tutta la nostra storia pop girerà sempre intorno al suo ombelico”, scrive Beppe Cottafavi. Che definisce Carrà la vestale della sessualità libera nel paese perbene, e la sintesi della dialettica nazionale dei sentimenti. C’è Raffaella Carrà per esempio al fianco di Roberto Benigni in uno degli sketch all’epoca più irriverenti della televisione. C’è lei, complice di ironia e provocazione. Carrà fa impazzire tutti, non solo in Italia, ma pure in Germania mentre balla, nel 1977, o quarant’anni dopo al gay pride di Madrid. Nel senso che in quel pride di Spagna viene eletta icona mondiale del mondo omosessuale. Ricordatevi che la scintilla si accende nel ‘68, quando Raffaella Carrà ha l’intuizione che qualcosa debba cambiare nella tv nostrana. Va in America e ogni sera assiste al musical Hair, poi torna e nel 1970 sfonda con Canzonissima. E dà una scossa - di energia - all’Italia. 

Leggerezza sì, ma anche disciplina e indipendenza - quest’altro lato di Carrà lo racconta la scrittrice Ginevra Lamberti. La verità, scrive Lamberti, è che a me di Carrà ha sempre sconvolto il controllo, travestito da leggerezza. Raffaella Carrà ha forgiato e ha fondato la sua libertà e la sua indipendenza nella disciplina.

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