Oggi su Domani è il podcast serale del quotidiano Domani. Una pillola di pochi minuti per darvi subito un assaggio della prossima edizione, che sarà disponibile in edicola il giorno dopo e già dopo cena per gli abbonati digitali. Per ascoltare le altre puntate, man mano che verranno pubblicate, potete cliccare qui. Trovate questo podcast anche su Spotify Spreaker, Google, Apple podcast. Potete ascoltare “Oggi su Domani” anche su Alexa e con l’assistente vocale di Google.

Nuova tegola giudiziaria su Matteo Renzi. L'ex premier è indagato per finanziamento illecito e false fatturazioni insieme al manager dei vip Lucio Presta. Domani ha scoperto che la procura di Roma ha iscritto il leader di Italia Viva nel registro degli indagati qualche settimana fa, in merito a un'inchiesta sui rapporti economici tra Renzi e l'agente televisivo. Al centro dell'indagine ci sono i bonifici del documentario “Firenze secondo me”, che finirono nel 2019 in una relazione dell'antiriciclaggio della Uif. Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian, che vi raccontano tutti i dettagli, già due anni fa, quando ancora Domani non esisteva e lavoravano all’Espresso, segnalarono come Presta, per il progetto televisivo andato in onda su Discovery, girò a Renzi quasi mezzo milione di euro. Una cifra che appariva fuori mercato, non solo se rapportata alle somme pagate a conduttori di fama come Alberto Angela, ma anche messa a confronto con quanto incassato dai Presta da Discovery. Al tempo fonti interne all'emittente rivelarono che il documentario presentato dal politico era stato comprato per poche migliaia di euro. Oggi si scopre che l'Arcobaleno Tre (la società di Presta e del figlio Niccolò, anche lui indagato) ha fatto a Discovery una fattura da appena mille euro, che tra l'altro non risulta ancora incassata. In pratica il documentario, costato quasi un milione di euro tra compenso per Renzi e spese di produzione, a oggi non ha generato alcun ricavo. I soldi ottenuti dall'amico Presta, già organizzatore della Leopolda, servirono invece a Renzi, nell'autunno del 2018, a restituire parte del prestito da 700mila euro che aveva ricevuto dalla famiglia Maestrelli per l'acquisto della villa di Firenze. Un prestito anomalo che finì nelle maglie dell'antiriciclaggio.

Se volete saperne di più trovate tutto sul giornale e sul sito. E vi consiglio di sfogliare questa edizione anche perché è una occasione per restituire un po’ di attenzione e di giustizia a Mario Paciolla, che a trentatré anni da volontario Onu fu trovato morto ormai un anno fa in Colombia. Su Domani vi racconto perché Paciolla è vittima anche di troppi silenzi. Qual è la sua storia e soprattutto quali sono le incongruenze sulla sua morte. Perché ancora non arrivano informazioni e verità, ma anzi sul caso grava una coltre di silenzio. Oggi così come un anno fa, sul caso Paciolla ci sono troppi, troppi silenzi.

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