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Edizione speciale, edizione che ci riporta nella Genova del G8 e di venti anni fa. Per fare i conti con la storia recente. Conti che la politica non è mai stata costretta a fare fino in fondo. 

E allora vi invito per esempio a leggere il contributo di Alessandra Sardoni su De Gennaro e gli altri, cioè tutti quelli che si sono salvati, gli impuniti della violenza di stato. Il livello politico.

La commissione parlamentare di inchiesta sulle violenze di Genova alla scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto non c’è mai stata. Restano le conclusioni di un comitato parlamentare che ha condotto i suoi lavori in modo da proteggere il capo della polizia e il governo Berlusconi.

Di quali abusi parliamo, ce lo raccontano in questo speciale i protagonisti. Per esempio Mark Covell, che in quel luglio 2001 era venuto da Regno Unito a Genova, come giornalista di Indymedia UK, e che fu pestato dalle forze dell’ordine fino a finire in coma. «Non ho ancora avuto giustizia», mi dice nell’intervista. 

Giulia Merlo intervista invece l’avvocato delle vittime. Ezio Menzione è stato non solo testimone diretto dei giorni di Genova ma difensore in tutti i processi: ai manifestanti, per i fatti della scuola Diaz e di Bolzaneto.

Era lì, sul posto, a scrivere, Enrico Deaglio, e lui, che oggi scrive su Domani, ci riporta dove la storia avviene. Con le ragioni di chi manifestava per un’altra globalizzazione; quella dei diritti, non quella neoliberista. Con i servizi segreti italiani e americani che installano missili per difendere i leader, con una città trasformata in ghetto dove le persone sono state massacrate. 

Questa è la storia di una democrazia violata; la nostra.

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