A 37 giorni dal giorno delle elezioni i partiti stanno per chiudere le liste dei candidati. Ieri il segretario del Pd Letta ha annunciato che si candiderà a Vicenza, Calenda a Roma, mentre la Lega schiera in campo l’editore Angelucci e conferma la squadra del governo uscente.

17.09 – Gualtieri prende atto delle dimissioni di Ruberti

«Ringrazio Albino Ruberti per aver offerto le sue dimissioni a seguito della diffusione di un video che riporta una sua violenta lite verbale avvenuta in occasione di una cena privata svoltasi a Frosinone due mesi fa. Le frasi contenute nel video sono gravi e non appropriate per chi ricopre un incarico di questa delicatezza. Al tempo stesso voglio rimarcare la straordinaria qualità del lavoro svolto da Ruberti come capo di gabinetto, la totale dedizione e l'impegno profusi, e ho sempre apprezzato la sua orgogliosa difesa dell'integrità e dell'autonomia dell'amministrazione comunale e delle sue scelte». Lo dice in una nota il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. «Per questo, in attesa che venga chiarita l'effettiva dinamica dei fatti, ho preso atto delle dimissioni di Albino Ruberti e ho chiesto al Vicecapo di Gabinetto Nicola De Bernardini di assumerne le funzioni» aggiunge.


15.55 – La Lega dà anticipazioni sui candidati agli uninominali

I sottosegretari uscenti della Lega Federico Freni, Nicola Molteni, Vannia Gava, Tiziana Nisini e Rossano Sasso saranno candidati in collegi uninominali alla Camera.
Freni correrà nel Lazio, Molteni in Lombardia, Gava in Friuli Venezia Giulia, Nisini in Toscana e Sasso in Puglia. Il capogruppo uscente a Montecitorio Riccardo Molinari correrà in Piemonte, il ministro uscente Giancarlo Giorgetti in Lombardia. Sempre in Lombardia, tra gli altri ci sarà spazio per il vicesegretario della Lega Andrea Crippa.
L’altro vicesegretario Lorenzo Fontana sarà schierato in Veneto. Nel Lazio in lista Simonetta Matone, candidata vicesindaca di Roma con Enrico Michetti alle scorse amministrative.


15.25 – Salvini rilancia su Ruberti e La Regina

In una serie di domande al segretario dem, Matteo Salvini cavalca la polemica sulle vicende di Raffaele La Regina, che ha ironizzato sull’esistenza di Israele (e chiesto scusa) e quella di Albino Ruberti, sorpreso in un furioso litigio per strada. 

«Gli elettori italiani meritano di sapere:
1) Letta si è vantato per la candidatura di alcuni giovani, e proprio uno di loro nega il diritto all'esistenza dello Stato di Israele. Letta è al corrente di chi mette in lista? Letta sa che Raffaele La Regina aveva scritto altri messaggi contro Israele? Perché nessun dirigente del Pd li aveva segnalati e censurati? È normale, nel Pd, auspicare di cancellare lo Stato ebraico dalle mappe geografiche come vorrebbero gli estremisti islamici ed essere candidati?
2) La lite che ha coinvolto i dirigenti del partito a Roma e nel Lazio è figlia di motivi politici e amministrativi? Letta può garantire sulla totale trasparenza di tutte le scelte del Pd a Roma e nel Lazio?
3) Che cosa è successo di così grave nel Pd romano per giustificare le sconvolgenti minacce di morte gridate in pubblico dal braccio destro di Gualtieri e riprese da un video?
4) Leggiamo che l’ormai ex capo di gabinetto del sindaco di Roma era noto per il carattere collerico: viste le sua gravi minacce, sarebbe stato capace di passare dalle parole ai fatti? Letta non ne sapeva niente? E Gualtieri?
5) Letta nega vi sia un problema di immigrazione clandestina e sostiene di essere preoccupato per i giovani italiani che vanno all’estero: sa che il Pd - anche tolta la parentesi irripetibile dell'emergenza nazionale - è stato al governo quasi ininterrottamente nell'ultimo decennio? Non pensa di avere delle responsabilità? Conosce i dati sugli sbarchi di immigrati? Il Letta preoccupato per gli italiani in fuga è lo stesso Letta scappato a Parigi dopo essere stato cacciato da Palazzo Chigi dal suo stesso partito?»


14.07 – Di Maio attacca Salvini sulla Russia

«È stato Putin a dirti che non ci saranno influenze russe sulle nostre elezioni? I tuoi contatti con la Russia sono evidenti. Penso a quando volevi farti pagare il viaggio a Mosca in rubli dall’ambasciata russa in Italia, oppure a quando i tuoi uomini avevano contatti con esponenti russi, come abbiamo letto nei giorni scorsi in un'inchiesta giornalistica de La Stampa, discutendo delle possibili dimissioni dei ministri leghisti. Il rischio c’è, e le continue ingerenze nella politica italiana degli esponenti russi lo confermano. La tua timidezza nel prendere le distanze dalle gravi minacce di esponenti russi ti rende complice di queste ingerenze» dice il capo di Impegno civico Luigi Di Maio.


14.03 – Nessuna richiesta di aspettativa al Csm

Al momento nessuna richiesta di aspettativa è arrivata al Csm in vista delle elezioni. Si tratta di un passaggio fondamentale per la candidatura nelle liste, che si chiudono domenica. E il plenum del Csm era stato convocato in via straordinaria oggi proprio per esaminare le eventuali richieste. Dopo il lungo dibattito sulle porte girevole tra politica e magistratura, si profila dunque una tornata elettorale senza toghe in servizio in competizione.


13.01 – Chiuse le liste della Lega

«Chiuse le candidature della Lega negli uninominali del Senato: le donne sono il 56 per cento.
Gli altri promettono e litigano, la Lega fa i fatti», scrive il segretario della Lega Matteo Salvini su Twitter.


10.53 – Salvini si candida a Milano

«Penso che saranno delle belle liste. È riconfermata tutta la squadra della Lega di governo, mentre vedo che a sinistra ci sono polemiche che vanno avanti da giorni. Fra i nuovi innesti ci saranno diversi sindaci», ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. «Io – ha aggiunto – sarò orgogliosamente candidato nella mia Milano. Mi chiedono di candidarmi anche in altre regioni, dalla Calabria, alla Puglia, alla Sicilia, alla Calabria, al Lazio. Non posso essere ovunque. Ne sceglierò alcune e poi fra 37 giorni finalmente scelgono gli italiani. Poi penso che per cinque anni ci sia un Parlamento rinnovato e stabile e un governo rinnovato e stabile", ha concluso Salvini.


10.04 – Berlusconi si difende dalle accuse di sovranismo

«Il nostro centrodestra –  ha detto il leader di Forza Italia Berlusconi – non ha nulla a che vedere con le componenti di estrema destra che esistono in altri paesi, mentre in Italia sono fortunatamente ininfluenti perché esiste una grande destra democratica. La nostra presenza è garanzia della vocazione democratica, europeista e atlantista della coalizione. Se così non fosse non potremmo farne parte».


09.23 – Nordio si candida con Fratelli d’Italia

«Dopo aver scritto, per oltre 25 anni, sulle criticità della nostra giustizia e sulla necessità di rimedi urgenti in senso garantista e liberale, la rinuncia a intervenire attivamente quando te ne viene offerta la possibilità sarebbe una mancanza di coraggio, o quantomeno un atteggiamento di incoerenza e di pigrizia», scrive l’ex pm Carlo Nordio in una lettera aperta pubblicata su il Gazzettino.

«Dopo aver sostenuto con convinzione - aggiunge l'ex magistrato - la battaglia per i referendum, che sapevamo perduta in partenza e per ciò stesso più nobile e disinteressata, sarebbe irragionevole sottrarsi oggi a un impegno proprio in Parlamento, cioè sul terreno della produzione normativa».


08.45 – Giorgia Meloni ribadisce di voler aggiornare il Pnrr

«Fratelli d'Italia è consapevole dell'importanza del Pnrr e sa bene che queste risorse non possono essere sprecate», scrive Giorgia Meloni in una lettera aperta. «È nostra ferma intenzione - nel rispetto del regolamento europeo del Next Generation Eu e d'intesa con la Commissione - creare le condizioni perché le risorse favoriscano concretamente la crescita, l'innovazione e lo sviluppo dell'Italia».


07.55 – Le motivazioni della candidatura di Cottarelli

«Mi candido col Pd perché con questa legge elettorale è importante presentarsi insieme, anche se questo implica allearsi con forze con le quali non si è d'accordo su tutto. Azione ha fatto una scelta diversa, legittima per carità, ma a Calenda dico che anche la mia lo è», ha detto in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera Carlo Cottarelli.

L’economista è candidato capolista del Partito democratico al Senato nella circoscrizione Lombardia 2.


07.15 – Il Movimento Cinque stelle presenta i suoi nomi

Nella tarda serata di ieri il M5s ha annunciato le sue liste. Giuseppe Conte si candida capolista in quattro regioni e cinque collegi per la Camera: Lombardia 1 (in due collegi), Campania 1 (primo collegio), Puglia 1 e Sicilia 1 (primo collegio).

L’ex procuratore Scarpinato e l’ex ministro Patuanelli sono candidati invece al Senato, mentre Davide Buffagni sarà candidato in Lombardia alla Camera nel collegio Lombardia 1 come terzo nella lista. C’è spazio anche per Chiara Appendino, candidata capolista per la Camera nei quattro collegi del Piemonte.

Nel Lazio 1 (primo e secondo collegio) correrà il notaio Alfonso Colucci, scelto in prima persona da Conte. Mentre l’ex procuratore antimafia Cafiero de Raho correrà nel primo collegio della Calabria e nel terzo collegio dell’Emilia Romagna. L’ex ministro Sergio Costa sarà nel collegio Campania 1 e infine tra i capolisti per Montecitorio ci sono Ricciardi in Toscana e Gubitosa in Campania 2 (secondo collegio).

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