Massimo Galli, direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, dice che non avrebbe voluto parlare del Natale: «Credo sia compito di altri metterci la faccia su questo punto», dice. Anche perché, mentre la situazione migliora ma rimane ancora preoccupante in tutta Italia, ci sono altre priorità su cui concentrare l’attenzione.

Però, intervistato da Rtl 102.5 nella mattina di sabato, ha comunque lanciato un monito: «Non possiamo aspettarci di far finta che non sia accaduto nulla: dobbiamo evitare di fare a Natale quello che abbiamo fatto a Ferragosto. Mi auguro che la lezione pesante estiva sia stata imparata».

Morti evitabili

La lezione, dice Galli, sono i 12mila morti che ci sono stati dalla fine del lockdown a oggi: «gran parte di questi poteva essere evitata con comportamenti responsabili, ma anche con indicazioni responsabili da parte delle autorità. Non ci si possono palleggiare responsabilità. Non cerchiamo sconti. Il Natale responsabile è un natale che deve evitare di infettare i nostri nonni».

Il vaccino

Presto Galli inizierà al Sacco la sperimentazione su uno dei vaccini candidati contro il Covid: «Credo che se scoprirò che il ruolo di principal investigator e di responsabile non è in conflitto con quello di volontario sarò tra i primi a fare questa vaccinazione».

Nei giorni scorsi, ci sono state polemiche sulle dichiarazioni di Crisanti, che ha detto che non avrebbe fatto il vaccino a gennaio, in mancanza di dati. E per questo è stato criticato anche dall’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco. «Io credo che la posizione di Crisanti sia stata travisata – dice Galli –. Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino, senza dati concreti. Siamo un po’ tutti indispettiti da questa politica degli annunci».

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