Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale. Secondo una bozza ancora provvisoria del testo, gli interventi valgono 3,25 miliardi di euro. La spesa dovrebbe essere compensata dal contributo che i soggetti titolari di contratti di approvvigionamento di volumi di gas naturale destinati al mercato italiano sono costretti a versare alla Cassa per i servizi energetici e ambientali per ciascun mese del periodo compreso tra l’1 luglio 2022 e il 31 marzo 2023.

La misura prevede, in aggiunta alla riduzione degli oneri già stabilita nei precedenti trimestri e confermata per i mesi di luglio-settembre, anche uno stanziamento di 240 milioni di euro per «ridurre ulteriormente» le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5mila metri cubi all’anno.

In particolare, l’autorità annullerà anche per il terzo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicati alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW.

La stessa misura si applica anche alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. La misura prevede oneri per 2,08 miliardi, da trasferire alla Cassa per i servizi energetici e ambientali-Csea, in due quote di cui la prima di 1.080 milioni di euro entro il 30 settembre 2022 e la seconda di 1.000 milioni di euro entro il 31 ottobre 2022.

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