Italia

Rampelli, la lingua italiana e la coerenza che manca

  • Il disegno di legge di Fabio Rampelli «per la tutela e la promozione della lingua italiana» può essere spiegato attraverso la difesa che ne ha fatto lo stesso deputato. Difesa che, come la stessa proposta, presenta diverse falle.
  • Si rende palese, ancora una volta, l’inclinazione della maggioranza di governo alla ricerca del nemico di turno: in questo caso, chi attenterebbe all’uso dell’idioma nazionale.
  • Rampelli non considera che il “diritto alla comprensione” si garantisce scrivendo leggi chiare e atti amministrativi che non ricorrano al “burocratese”. La sua proposta arriva a ingerirsi nell’organizzazione di imprese private, alle quali sarebbero precluse le lingue straniere per taluni usi.

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