A Gaza sono tornati i primi camion con aiuti umanitari e autocisterne. Le famiglie tornano alle proprie case ridotte in macerie. Il ministro israeliano Smotrich: “Pronto a rovesciare il governo se non manterremo il controllo della Striscia”
Stamani è scattata la tregua tra Israele e Hamas, con il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Hamas ha consegnato alla Croce Rossa le prime tre rapite israeliane, Emily Damari, Doron Steinbracher e Romi Gonen. Israele in cambio rilascerà 90 persone palestinesi, soprattutto donne, detenute nelle prigioni israeliane. Intanto, migliaia di sfollati stanno tornano alle loro case nella Striscia dopo l'inizio della tregua.
Secondo il ministero della Sanità di Hamas sono 47mila le persone uccise a Gaza e 110.750 sono state ferite. Migliaia sono ancora classificate come disperse. Dati che non possono essere vagliati da un controllo esterno, e che andranno aggiornati visto che solo oggi si è tornati a liberare le strade dalle macerie. I primi camion con aiuti umanitari e autocisterne sono tornati nella Striscia.
Dopo la tregua sono fortissime le tensioni nella coalizione che sostiene il governo di Netanyahu: il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich minaccia di «rovesciare il governo se l'Idf non tornerà a combattere in un modo che ci porti a prendere il controllo dell'intera Striscia e a governarla». Poi attacca il capo di stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi e definendolo "debole nella strategia". Il governo Netanyahu è appeso ai voti di Smotrich dopo le dimissioni di Itamar Ben Gvir, che ha annunciato l’uscita del suo partito Potere ebraico dalla maggioranza.
PUNTI CHIAVE
17:20
Al via il rilascio di 90 detenuti palestinesi
16:46
La Croce Rossa: le tre donne sono in buone condizioni
16:10
Hamas consegna alla Croce Rossa le tre israeliane tenute in ostaggio
13:38
Smotrich minaccia: controllo della Striscia o rovescio il governo
11:34
Chi sono le tre donne ostaggio che saranno liberate oggi
10:12
La tregua entra in vigore alle 10,15
09:49
I tre ostaggi che saranno rilasciati oggi
08:51
Ben-Gvir conferma le dimissioni dal governo
Emily Damari ha perso due dita della mano il 7 ottobre
La famiglia di Emily Damari ha confermato che la giovane liberata oggi da Hamas ha perso due dita il giorno del suo rapimento il 7 ottobre 2023 a causa degli spari dei terroristi. Le immagini pubblicate dall'Idf mostrano la mano sinistra della ragazza fasciata con una benda bianca, con il medio e l’anulare mancanti.“Vorremmo ringraziare dal profondo del nostro cuore tutti coloro che hanno combattuto instancabilmente per Emily durante questo momento difficile”, ha affermato Mandy Damari, madre di Emily, citata da Haaretz. “L’incubo di Emily a Gaza è finito, ma ci sono ancora troppe famiglie che aspettano ancora nel dolore. Dobbiamo lavorare insieme per il rilascio di tutti i rapiti, fino all’ultimo. Coloro che sono ancora in prigionia hanno bisogno di assistenza umanitaria immediata”.
Hamas: “Il rilascio del secondo gruppo di prigionieri sabato 25 gennaio”
“Il rilascio del secondo gruppo di prigionieri israeliani avverrà nella serata di sabato prossimo, settimo giorno dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco” con Israele. Lo ha detto all’agenzia Afp da Doha un esponente di Hamas coperto da anonimato, dopo il rilascio di tre donne avvenuto questo pomeriggio. Il percorso per la liberazione degli ostaggi sarà lungo e molto a rischio.
Netanyahu: “Gli ostaggi hanno attraversato l’inferno”
"Sappiamo tutti che hanno passato l'inferno, stanno passando dall'oscurità alla luce, dalla schiavitù alla libertà", ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando del ritorno in Israele delle tre donne. Parole riportate dal Times of Israel. Oggi è "un grande giorno", ha aggiunto.
Biden celebra la tregua a Gaza
Il piano per Gaza presentato a maggio è "finalmente" in vigore e le armi "tacciono". Lo ha detto il presidente Joe Biden ricordando le varie fasi del piano. Il risultato, ha detto il presidente parlando da Charleston, in South Carolina, è stato possibile grazie "alla pressione di Israele su Hamas col sostegno degli Stati Uniti". E' stato, ha detto Biden, "uno dei negoziati più duri a cui abbia preso parte". Ora "spetta alla prossima amministrazione implementare il piano".
Al via il rilascio di 90 detenuti palestinesi
Il personale della Croce rossa internazionale è entrato nel carcere israeliano di Ofer, in Cisgiordania, per prendere in consegna i 90 detenuti palestinesi che le autorità israeliane si sono impegnate a rilasciare nel rispetto dell'accordo stretto con Hamas. Lo conferma l'emittente Al Jazeera, chiarendo che i funzionari hanno ricevuto il via libera dopo che, alle 16, i loro colleghi a Gaza City hanno invece ricevuto le prime tre donne tenute ostaggio. Si tratta quindi di trenta prigionieri palestinesi per ogni ostaggio liberato.
L'applauso nella "piazza degli ostaggi"
Gli ostaggi israeliani Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher hanno attraversato il confine dalla Striscia di Gaza in Israele, dopo 471 giorni di prigionia di Hamas. Migliaia di israeliani in queste ore stanno affluendo nella cosiddetta Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv. Un applauso fragoroso è scoppiato quando l'Idf ha annunciato di avere preso in consegna le tre ragazze rilasciate a Gaza.
La Croce Rossa: le tre donne sono in buone condizioni
"Le condizioni delle tre donne tenute in ostaggio sono buone, stando a un primo esami medico". Lo hanno riferito i responsabili della Croce rossa internazionale alle autorità israeliane, dopo che i combattenti palestinesi hanno consegnato, a Gaza City, le prime tre donne liberate, in ottemperanza dell'accordo stretto sul cessate il fuoco scattato questa mattina. Le tre donne sono state consegnate dai soccorritori ai militari dell'esercito israeliano e saranno ora condotte in ospedale.
Hamas consegna alla Croce Rossa le tre israeliane tenute in ostaggio
In un annuncio congiunto, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) e lo Shin Bet hanno comunicato che la Croce rossa ha preso in custodia le tre ostaggi israeliane - Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher - e le sta trasferendo verso le forze israeliane nella Striscia di Gaza. I veicoli della Croce rossa, precedentemente posizionati presso Saraya Square a Gaza City, si sono messi in movimento, confermando il passaggio critico dell'accordo di scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e Hamas. Secondo fonti arabe ci sarebbe stato un cambio di luogo per il trasferimento.
I 90 prigionieri palestinesi che Israele rilascerà oggi
Al Jazeera ha ottenuto un elenco dei nomi dei 90 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati oggi come parte del primo scambio con gli ostaggi a Gaza. L'elenco - scrive l'emittente - comprende 69 donne e 21 minori, 76 prigionieri provenienti dalla Cisgiordania e 14 da Gerusalemme Est. Tra i nomi c'è anche quello di Khalida Jarrar, parlamentare palestinese membro di spicco del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
I tre ostaggi saranno consegnati alla Croce Rossa
Un convoglio della Croce Rossa è in viaggio per recuperare i tre ostaggi israeliani prima del loro previsto rilascio. I tre ostaggi, Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari, dovrebbero essere consegnati da Hamas alla Croce Rossa, che li trasferirà alle truppe dell'Idf. Saranno portati in uno dei tre complessi militari allestiti dall'Idf vicino al confine.
Smotrich minaccia: controllo della Striscia o rovescio il governo
Il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich ha dichiarato che Israele "deve occupare Gaza e creare un governo militare temporaneo perché non c'è altro modo per sconfiggere Hamas". "Rovescerò il governo se non tornerà a combattere in un modo che ci porti a prendere il controllo dell'intera Striscia e a governarla", ha continuato, definendo il capo di stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi "debole nella strategia". Dopo le dimissioni di Itamar Ben Gvir e dei ministri di Potere ebraico, il governo israeliano è appeso ai voti del partito di Smotrich, Sionismo religioso.
Il ministro Tajani vola in Israele e poi in Cisgiordania
"Domani sarò in Israele poi sarò a Ramallah, in Cisgiordania, per sostenere la pace e per incoraggiare questa tregua che è ancora che è ancora molto fragile ma poi deve trasformarsi in un momento di pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Un cessate il fuoco sta cominciando, ora bisogna che tutte le parti facciano il massimo perché possa consolidarsi in modo che da una prima fase si possa passare ad una seconda e poi alla terza", ha aggiunto. "L'Italia vuole essere protagonista di questa costruzione di pace. E in Israele e in Palestina andrò a ripetere questo messaggio. L'Italia vuole vuole anche essere garante di questa tregua e mi auguro che si possa avere la riunificazione della Palestina, Gaza e Cisgiordania, per poi dar vita in futuro ad uno Stato palestinese che riconosca Israele", ha detto il titolare della Farnesina. "L'obiettivo è sempre quello della pace e mi auguro anche che si possa finalmente arrivare a sottoscrivere gli accordi di Abramo, che sono quelli invisi a Hamas e hanno provocato tutto quello che è successo in questi mesi".
I camion con gli aiuti entrano a Gaza
I primi camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza pochi minuti dopo l'inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. "Un cessate il fuoco è finalmente entrato in vigore a Gaza alle 11:15 di oggi. I primi camion di rifornimento hanno iniziato ad arrivare 15 minuti dopo", ovvero alle 10:30 ora italiana, ha scritto Jonathan Whittall, capo ad interim dell'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha) per territori palestinesi occupati.
Hamas: manca la lista dei 90 prigionieri palestinesi da liberare
Il movimento palestinese Hamas ha annunciato di essere in attesa della lista dei 90 prigionieri palestinesi che Israele libererà oggi nell'ambito dell'accordo sul cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi. "L'occupazione (Israele) dovrebbe fornire a breve un elenco con i nomi di 90 prigionieri appartenenti alle categorie di donne e minori, destinati al rilascio nel primo giorno della tregua", si legge in una dichiarazione ufficiale di Hamas. Secondo i termini dell'accordo, ogni civile israeliano detenuto sarà scambiato con 30 prigionieri palestinesi.
Chi sono le tre donne ostaggio che saranno liberate oggi
Israele ha ricevuto i nomi dei primi tre ostaggi che saranno liberati nella Striscia di Gaza da parte del movimento palestinese Hamas nella prima giornata del cessate il fuoco: Romi Gonen, 24 anni; Emily Damari, 28 anni; Doron Steinbrecher, 31 anni.
- Gonen è stata catturata mentre cercava di fuggire dal festival musicale Supernova il del 7 ottobre 2023. La madre aveva rivolto un accorato appello alla comunità internazionale parlando davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite lo scorso giugno.
- Damari, cittadina con doppia nazionalità britannico-israeliana, è stata rapita dal Kibbutz Kfar Aza durante l'attacco di Hamas.
- Steinbrecher, 31 anni, è un'infermiera veterinaria ed era sola nel suo appartamento nel kibbutz Kfar Aza quando i miliziani hanno fatto irruzione e l'hanno rapita.
La tregua entra in vigore alle 10,15
Israele dichiara che il cessate il fuoco a Gaza inizierà alle 11.15 ora locale (le 10.15 in Italia) dopo il ritardo di Hamas nell'invio dei nomi degli ostaggi da rilasciare. La prima fase della tregua avrebbe dovuto iniziare questa mattina alle 8.30 locali (7.30 in Italia), ma è slittata dopo che Hamas ha tardato a consegnare la lista delle tre donne da liberare nel pomeriggio. L'Idf ha continuato a colpire la Striscia.
I tre ostaggi che saranno rilasciati oggi
Hamas ha reso noti i nomi degli ostaggi che rilascerà oggi: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher.
Ben-Gvir conferma le dimissioni dal governo
Il ministro della sicurezza nazionale in Israele, Itamar Ben-Gvir ha confermato le sue dimissioni dal governo, insieme agli altri esponenti del partito ultra conservatore Otzma Yehidit, come aveva detto di essere pronto a fare nel caso in cui l'accordo su Gaza fosse stato approvato. "La spericolata approvazione di un accordo con il gruppo terrorista di Hamas, che include il rilascio di centinaia di assassini con il sangue di uomini, donne e bambini sulle loro mani, rappresenta una resa vergognosa", si legge in una dichiarazione diffusa dal partito.
Hamas ha consegnato la lista degli ostaggi da liberare
Hamas ha dichiarato di aver inviato a Israele la lista degli ostaggi che saranno rilasciati oggi, come richiesto dall'accordo di cessate il fuoco. Il rilascio degli ostaggi è uno dei punti centrali dell'intesa mediata da Egitto, Qatar e Stati Uniti per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, previsto per le 8:30 di questa mattina (ora locale), non è ancora entrato in vigore. Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno comunicato che il rinvio è dovuto alla mancata consegna, da parte del movimento palestinese Hamas, della lista degli ostaggi. Intanto, mentre si attende l'attuazione del cessate il fuoco, la Striscia di Gaza continua a subire intensi bombardamenti.
"Hamas non sta rispettando i patti"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il cessate il fuoco a Gaza, previsto per le 7,30, non inizierà finché Hamas non fornirà la lista degli ostaggi che saranno rilasciati. Hamas conferma di voler tenere fede ai patti ma ammette un ritardo nella comunicazione dei nomi.
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