Fin dalla fondazione di Domani, abbiamo messo al
centro il giornalismo d’inchiesta e la sua funzione sociale. Su questo abbiamo deciso
di sensibilizzare e coinvolgere attivamente le lettrici e i lettori che dal 2020 sostengono,
versando anche pochi euro, la realizzazione di alcune delle nostre inchieste: grazie alle tante
donazioni ricevute abbiamo realizzato oltre 20 inchieste su temi che riguardano da vicino la vita di
ognuno di noi.
Dopo il successo della prima stagione, stiamo lavorando alla seconda stagione di
Gattabuia, il nostro podcast “immersivo” che racconta dall’interno le storture del
sistema carcerario italiano. È un progetto complesso, che richiede tempo, risorse e dedizione.
Per questo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.
Sostieni con una donazione la nuova stagione di Gattabuia e aiutaci a dare voce a chi non ne ha.
Nel frattempo, se non l’hai ancora fatto, ti invitiamo all'ascolto della prima stagione.
Come vive un detenuto da quando si sveglia, con il naso
a pochi centimetri dalla branda del compagno, a quando va a dormire dopo la chiusura
delle celle? Cosa mangia e come cucina? Quali rumori sente? Come comunica con l’esterno?
Quanti passi può fare nel cortile dove gli è concessa l’ora d’aria? In
definitiva, com'è la giornata di un detenuto dietro le mura di un carcere? "Gattabuia" è un
podcast che vi porta ai margini estremi della società. Un’esperienza immersiva unica, tra
narrazione e registrazioni ambientali, che trasforma ogni suono e racconto in una finestra
sulla quotidianità della vita in prigione: dall’odore dei pranzi nei corridoi, al rumore
delle chiavi dei secondini, alle testimonianze dei detenuti, degli agenti penitenziari e
degli esperti.
"Mi dirigo verso la sezione dell’Alta sicurezza e una gattina mi taglia la strada. Si
chiama Gattabuia, me lo dice uno scopino: nel gergo carcerario lo scopino è un detenuto
incaricato delle pulizie. Non si sa da dove venga. È la gatta della galera: vaga per le
sezioni. I detenuti che la incrociano nel corridoio si inginocchiano ad
accarezzarla"
Ascolta l'inchiesta
Prodotta con Emons record
Autrice Isabella De Silvestro
Sound designer Federica Furlani
Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, viene ucciso in
un agguato il 22 febbraio 2021 mentre viaggia su un’auto non blindata verso Rutshuru, nel
Nord Kivu. Nell’attentato muoiono anche il carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e
l’autista congolese del Pam, Programma alimentare mondiale, Mustapha Milambo. Attraverso le
voci dei familiari e dei più diretti testimoni, alcuni mai ascoltati dagli inquirenti
italiani e congolesi, il podcast si occupa di un caso su cui le nostre autorità hanno
rinunciato a fare chiarezza. È accertato che due funzionari Pam Congo hanno compiuto
gravissime inadempienze nella preparazione del viaggio, ma non saranno mai processati per
via dell’immunità diplomatica. La ricostruzione ufficiale, inoltre, lascia molti dubbi:
l’ambasciatore morì per una rapina finita male o perché voleva andare a fondo su una
questione di fondi spariti? I cinque congolesi condannati all’ergastolo sono i veri
esecutori o capri espiatori? Grazie a testimonianze inedite e a una
ricostruzione approfondita, questo podcast tenta di riaccendere una luce su un caso
archiviato troppo in fretta.
Ascolta l'inchiesta
Prodotta con Emons record
Autore Luca Attanasio
Che ne è di un feto dopo un aborto? Ci siamo mai posti
questa domanda? E chi lo decide, la donna o la società? Venti settimane è lo
spartiacque temporale con cui la legge separa il momento in cui la donna può scegliere cosa
avviene al feto dopo l’aborto, da quello in cui invece questa scelta non le appartiene più.
Un’inchiesta che fa luce sull’applicazione lacunosa e accidentata di una norma. E sulle
conseguenze drammatiche che ha sulla vita di tante donne inconsapevoli. O informate in un
momento in cui non sono lucide.
Tutto comincia a fine 2020, in un cimitero di Roma. Lì vengono scoperte centinaia di
sepolture. Sulle croci sono incisi i nomi e i cognomi di donne che hanno abortito. Lì
sepolti ci sono i feti abortiti.
Flavia Cappellini e Gabriele Barbati si sono messi sulle tracce di questa storia e hanno
trovato un mondo di ospedali dove nessuno vorrebbe mai finire, di burocrazia incomprensibile
e di cimiteri di feti. In tutta Italia. Un’indagine giornalistica sul campo, ricca di
personaggi e punti di vista, di testimoni diretti e testimonianze di chi ha scoperto i
propri nomi su quelle croci.
Ascolta l'inchiesta
Prodotta con Emons record
Gli autori Flavia Cappellini e Gabriele Barbati
Sostenere le nostre inchieste vuol dire tutelare il giornalismo
libero.
A Domani vogliamo offrire strumenti per capire la complessità dei fatti e dei temi del
nostro tempo, indagare dietro i comunicati ufficiali e andare oltre le versioni rassicuranti
offerte dal potere.
Fare giornalismo d’inchiesta richiede tempo, risorse e competenze. Ogni inchiesta parte da una domanda cruciale e si sviluppa attraverso ricerche, analisi e interviste a fonti, spesso difficili da raggiungere. Ed è frutto del lavoro di chi, prima di pubblicare un’inchiesta, ha studiato, scritto e indagato, a volte (troppo spesso) a suo rischio e pericolo.
Il giornalismo d’inchiesta richiede importanti investimenti. Le donazioni delle lettrici e dei lettori che, negli anni, hanno deciso di sostenere le inchieste di Domani sono servite a pagare costi di produzione e di trasferte.
Per continuare a fare questo lavoro nel miglior modo possibile, abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Il racconto dei pezzi già esistenti di una transizione reale e giusta.
Sarà la storia di imprese e distretti, di movimenti e di lotta,
dei vertici internazionali come le Cop, di comitati, reti, fabbriche.
Sarà un lavoro lungo, serviranno studio, tempo e viaggi.
Il tuo contributo può essere decisivo, ogni euro sarà un'alleanza
che stringiamo per il clima e il futuro comune. «Democracy
dies in darkness», la democrazia muore al buio. Mandaci
a vedere quante possibilità ci restano per salvare il futuro.
L’autore Ferdinando Cotugno
Non si fanno abbastanza figli, anche se molte famiglie
vorrebbero averne di più. Le famiglie vorrebbero 2 figli,
in media in Italia alla fine ne hanno 1,25.
Come si fa a chiudere questo divario?
Per troppo tempo il tema della fertilità e della crisi
demografica è stato lasciato alla destra e ai movimenti
provita. È tempo di indagarlo in modo laico e progressista.
L’autrice Eleonora Voltolina
I pericoli connessi a ChatGPT e gli altri sono molto più presenti
e concreti. Dalla disinformazione che diventa sempre
più efficace alle discriminazioni algoritmiche; dall'impatto
sul mondo del lavoro al cruciale tema della sorveglianza.
Dal ruolo regolatore dell'Unione europea fino agli scontri
geopolitici.
Una panoramica completa degli aspetti più critici e delicati.
L’autore Andrea Daniele Signorelli
Un viaggio lungo e spesso complicato. Il lavoro occupa gran parte del nostro tempo e il rapporto di lavoro è per sua natura un rapporto gerarchico, che espone le donne e altre soggettività a una maggiore ricattabilità. Cosa fanno le aziende per contrastare questi comportamenti nei vari contesti lavorativi? Cosa fare per mettere fine a una cultura dominante che schiaccia le minoranze, non per numero ma per diritti?
Le autrici Marika Ikonomu e Federica Delogu
Una delle inchieste più sostenute dai lettori. Si è conclusa da poco. Un'inchiesta in profondità tra le centinaia di casi di pedofilia e di violenza su donne i cui protagonisti, sacerdoti italiani, vengono coperti dalla complicità e dai silenzi delle autorità ecclesiastiche. Con il sostegno dei lettori, Domani vuole sollevare il velo di ipocrisia grazie al quale la Conferenza episcopale italiana, aiutata dallo strabismo dei media nazionali, riesce a far credere che il problema ci sia solo in altri paesi.
L’autrice Federica Tourn
Del carcere si parla soprattutto in occasione di eventi eclatanti,
suicidi, rivolte oppure pestaggi come quello di Santa Maria Capua Vetere rivelato da
Domani.
Con il sostegno dei lettori, Domani vuole intraprendere un viaggio negli
istituti di pena per raccontare le piccole torture quotidiane che tradiscono il
dettato costituzionale della "rieducazione del condannato" (art. 27).
Gli autori Isabella De Silvestro e Luigi Mastrodonato
Piccoli casi giudiziari, quasi mai all'onore delle cronache, raccontano un mercato del lavoro dove la stessa parola mercato sembra un eufemismo. Lo sfruttamento (bassi salari, alta precarietà e negazione dei diritti) dilaga in ogni settore e in ogni regione. Con il sostegno dei lettori, Domani propone un viaggio nell'Italia dove la scarsità di lavoro rende selvaggi i rapporti sociali.
Le autrici Cecilia Ferrara e Rachele Gonnelli
È stato il primo progetto di inchiesta sostenuta dai lettori. Ha
raccolto moltissime donazioni e ha dato la possibilità a Domani di seguire i processi
sul territorio, con la pubblicazione di un archivio online a disposizione dei lettori e
degli abbonati.
Dopo aver letto tutta l’inchiesta saprai esattamente di chi
sono le responsabilità dietro all'inquinamento dell'ILVA a Taranto.
L'autore Michele De Lucia