LA GIORNATA DEI LAVORATORI

Il primo maggio dei rider che si ribellano all’algoritmo

Il diritto italiano prevede un sistema binario: dipendenti o lavoratori autonomi. Ma servirebbe una terza via. Anche il contratto della logistica applicato da Just Eat non tiene conto della particolarità di questo lavoro

  • Dopo la risonanza avuta con lo sciopero del 26 marzo, il “No delivery day”, la rete “Riders per i Diritti” rilancia la mobilitazione con cortei di ciclofattorini in almeno trenta città per la Festa del Lavoro.
  • E sarà un po’ una prima per loro, un primo Primo maggio al quale partecipare con tanto di riconoscimento: sfruttati sì ma sindacalizzati, quindi con la speranza di migliorare la propria condizione.
  • La strada però è ancora lunga e in salita, ma soprattutto con un grosso ostacolo nel mezzo: il contratto firmato dal sindacato Ugl e da Assodelivery, l’associazione imprenditoriale che rappresenta cinque delle maggiori piattaforme di consegna di pacchi alimentari.

Sarà un primo maggio dei rider, dedicato ai lavoratori delle piattaforme della consegna pasti, per usare termini italiani, o food delivery. Dopo la risonanza avuta con lo sciopero del 26 marzo, il “No delivery day”, la rete “Riders per i Diritti” rilancia la mobilitazione con cortei di ciclofattorini in almeno trenta città per la Festa del Lavoro. E sarà un po’ una prima per loro, un primo Primo maggio al quale partecipare con tanto di riconoscimento: sfruttati sì ma sindacalizzati, quindi con

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