Tempo pieno, la scuola di Domani

Tempo pieno è la rubrica di Domani dedicata alla scuola. In questo spazio vorremmo alimentare un dibattito qualificato sulla scuola e sul mondo dell’educazione in generale. Uno spazio stabile sul sito che ogni lunedì approda anche sulle pagine del giornale. Il nostro impegno è rivolto alle lettrici e ai lettori perché diventino quella larga comunità educante che si ritrova intorno a un giornale: consapevoli di come la scuola si è trasformata, di come si può trasformare e di come non si sta trasformando.
Fatti

Le mani di Valditara su Indire: allarme per la libertà di ricerca

L’ente pubblico di ricerca, commissariato lo scorso luglio senza una ragione comprensibile, dovrebbe contribuire all’evoluzione del sistema scolastico attraverso le sue analisi e approfondimenti. Invece sembra che il ministro dell’Istruzione voglia trasformarlo in un’agenzia al servizio del governo

sciopero cgil IL 31 OTTOBRE

Protesta per il nuovo contratto della scuola, ma ogni sindacato lotta da sé

Fallito il tentativo di conciliazione con il ministero dell’Istruzione e dell’università, la Cgil ha indetto uno sciopero di tutto il personale del Comparto “Istruzione e Ricerca” il 31 ottobre. Ma Cisl e Gilda non aderiscono. È possibile raggiungere gli obiettivi senza unità sindacale?

Cultura

Insieme contro la dispersione scolastica: una giornata a Tor Bella Monaca

L’esperienza di un convegno all’istituto Melissa Bassi: insegnanti, educatori, dirigenti, ricercatori, attivisti e studenti si sono incontrati grazie all’iniziativa di quattro scuole del quartiere. Un percorso inedito e condiviso che coinvolge molte associazioni e mira a convincere le istituzioni che se non si rimuovono le cause strutturali, la lotta all’esclusione educativa ha le armi spuntate

Fatti

La via crucis degli aspiranti professori per partecipare al concorso

S.B., insegnante precaria, dopo aver superato la prova scritta deve gestire tre giorni di trasferta da Roma a Vibo Valentia, sede del concorso per i posti nel Lazio e in altre regioni. Tutto a sue spese e, se supererà l’orale, la beffa di dover fare ulteriori corsi universitari a pagamento per abilitarsi

IL BONUS DI 500 EURO VIENE RICARICATO il 14 ottobre

Il classismo della carta docenti, ai supplenti restano i ricorsi

Lo scorso anno l’iniziativa era stata estesa anche a quelli che erano in possesso di un contratto fino al 31 agosto ma quest’anno è tornata a essere riservata, come previsto dalla legge 107/2015, agli assunti in ruolo, mentre il numero di supplenti in cattedra non è mai stato così alto

LA PROTESTA DEGLI INSEGNANTI

Una scuola fondata sul lavoro precario: difendiamo la dignità degli insegnanti

Il cuore del problema risiede in una precarietà cronica, che affligge il sistema scolastico e colpisce indistintamente insegnanti. Questo stato di precarietà non è solo una ferita aperta per i lavoratori stessi, ma incide profondamente sulla qualità dell'insegnamento

in piazza contro il modello valditara

A Roma la rivolta dei precari della scuola: «Siamo vittime dell’algoritmo»

Gli insegnanti idonei nel concorso del 2020 potrebbero rimanere precari a vita, mentre chi paga i corsi abilitanti ha una corsia preferenziale. Ecco le loro storie. La manifestazione tra le vie della Capitale: «Concorsi per stabilizzarci che sono lotterie a premi, programmi modificati senza criterio. Ci fanno sentire numeri, sviliscono il nostro lavoro»

Fatti

Ministero dell’istruzione bocciato al quiz: pioggia di ricorsi sui quesiti sbagliati del concorso

I candidati del concorso 2020 chiedono giustizia, ma nonostante le opinioni della comunità scientifica e le sentenze del Tar, il Mim resta fermo. Il caso (imbarazzante) dell’autore che ha certificato che nessuna delle risposte proposte era corretta

le autrici che non ci sono nei programmi

Superare il canone letterario maschile con le donne cambia l’immaginario

Nelle linee guida per i licei non ci sono autrici considerate imprescindibili, come sono invece definiti Pascoli o D’Annunzio. Scegliere di veicolare ai ragazzi e alle ragazze una visione del mondo attraverso i testi di alcune autrici significa permettere la trasformazione dell’immaginario, il modo in cui concepiamo la realtà, in cui costruiamo la nostra concezione etica

crociata di destra contro il “gender”

Il tabù della sessualità a scuola, l’unica ideologia è l’oscurantismo

il ritorno dei voti alla scuola primaria

Il passo indietro sulla valutazione, la politica non ascolta la ricerca

La scelta di abbandonare i giudizi descrittivi, per tornare a quelli sintetici alla primaria, non ha tenuto conto delle indagini condotte in questi anni, né di cosa dicono il mondo della ricerca e della scuola. L’intervento di Federico Batini, università di Perugia, membro del Consiglio direttivo del Crespi 

IL CENTENARIO

Alberto Manzi, maestro dei due mondi

Il rassicurante “maestro degli italiani” per vent’anni ogni estate si avventurava in Sudamerica per educare in segreto piccoli gruppi di contadini. Rischiando gravi conseguenze. L’eredità di un intellettuale impegnato, riservato, sempre dalla parte dei più deboli, di cui ricorre il centenario dalla nascita. Nei giorni in cui Valditara reintroduce i giudizi sintetici alle elementari, risuonano le sue parole: «I ragazzi non vanno bollati»

Fatti

Il senso (e i metodi) dell’ambientamento nei nidi d’infanzia: una conquista da difendere

In molte struttura sono ancora in corso l’attività di ambientamento di bambine e bambini tra gli zero e tre anni. Un momento cruciale nello sviluppo del bambino di cui è necessario che i genitori – spesso costretti a barcamenarsi con gli orari del lavoro – abbiano piena consapevolezza

Fatti

La scuola cade a pezzi, record di crolli nell'ultimo anno. Il 60 per cento degli edifici è inaccessibile ai disabili

Sono stati 69 i crolli tra settembre 2023 e oggi. Solo il 40 per cento degli edifici scolastici risulta accessibile agli studenti con disabilità motoria. In tante scuole sono assenti anche le palestre

Cultura

La rivoluzione che serve alla scuola in un libro di pedagogia (inattuata) di 75 anni fa

Usciva nel 1949 La nascita della pedagogia popolare di Elise Freinet, che ripercorre i 40 anni di esperienza di pedagogia frenetiana. Nonostante quelle tecniche si siano dimostrate mille volte valide, non sono mai diventate mainstream. E rivivono nella pratica di centinaia di insegnanti che si battono per una scuola più democratica, attiva, cooperativa e inclusiva. Contro tutto e tutti

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