Tempo pieno, la scuola di Domani

Tempo pieno è la rubrica di Domani dedicata alla scuola. In questo spazio vorremmo alimentare un dibattito qualificato sulla scuola e sul mondo dell’educazione in generale. Uno spazio stabile sul sito che ogni lunedì approda anche sulle pagine del giornale. Il nostro impegno è rivolto alle lettrici e ai lettori perché diventino quella larga comunità educante che si ritrova intorno a un giornale: consapevoli di come la scuola si è trasformata, di come si può trasformare e di come non si sta trasformando.
Fatti

Il paradosso del concorso insegnanti: vincere non significa essere abilitati (e c’è da pagare)

Al concorso docenti Pnrr, indetto a dicembre 2023, partecipano anche candidati senza abilitazione. Se superano la selezione, dovranno iscriversi ai percorsi abilitanti, spendendo in media 2.000 euro a testa per seguire i corsi organizzati dalle università. Il rettore dell’Università per stranieri di Siena: «La stortura grave, imperdonabile, è nell’assenza di investimento pubblico su questi corsi, che devono autofinanziarsi con le quote di iscrizione dei partecipanti»

Fatti

La scuola va in vacanza, l’educazione no: il progetto DaCapo per accompagnare l’estate di ragazze e ragazzi

Il movimento rivendica la necessità di ripartire da capo nelle politiche educative e rivendica un finanziamento pubblico che non deve lasciare spazio al mercato educativo. A luglio si è tenuto un camp intergenerazionale in cui 30 ragazzi e ragazze e altrettanti operatori e operatrici, in forma gratuita e autofinanziata, hanno provato a sviluppare delle rivendicazioni territoriali 

Cultura

L’assenza di spazi per giocare alla radice dei flop nello sport

Ogni volta che l’Italia del calcio viene eliminata da una competizione importante si scatena la ricerca dei responsabili. Che andrebbero ricercati prima di tutto nella mancanza di una cultura dell’attività motoria alla portata di tutti. I livelli di sedentarietà tra i nostri ragazzi sono allarmanti

Fatti

Per gli insegnanti precari vacanze da disoccupati: è ripartita la lotteria delle cattedre

Per i 234.576 docenti con contratto a tempo determinato si apre la stagione della Naspi mentre aggiornano il curriculum e inviano le messe a disposizione. E in attesa degli stipendi arretrati, cercano di capire come sono cambiate le regole che determinano la loro stessa precarietà

Italia

Divieto di cellulari a scuola, Valditara e la nostalgia di un mondo che non esiste più

Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato una circolare con cui vieta l’uso in classe del cellulare nelle scuole di ogni ordine e grado. L’epifenomeno della scuola di oggi, a cui è stato chiesto di cambiare senza un processo di mediazione e traduzione. La tecnologia può essere un’opportunità

Italia

La scuola non offre soluzioni, agli adulti senza diploma non restano che i “diplomifici”

La scuola oggi non emancipa dalla condizione di svantaggio e le aspettative di successo dipendono direttamente dalla condizione sociale alla quale si appartiene. C’è ostilità verso chi non è diplomato, costretto a imbarcarsi in un percorso che la scuola pubblica ha deciso di rendere pressoché impossibile

Cultura

Le scuole sforano, le famiglie pagano: il tetto sul costo dei libri è un inganno

In ventidue anni il tetto è rimasto sostanzialmente invariato, aumentando solo del 5,7%. L’inflazione sul prezzo dei libri rende difficilissimo rispettare i parametri. Così ogni anno i Collegi dei docenti sono costretti a deliberare che è necessario superare il limite

Fatti

Tfa dimezzati per il sostegno: una torta da 125 milioni a spese dei docenti precari

Il decreto del ministero che dimezza i crediti necessari per la specializzazione per fare fronte alla mancanza di insegnanti. Un provvedimento sbagliato che offre alle università pubbliche e private, comprese le telematiche, la possibilità di ulteriori lauti guadagni

Fatti

Carta del docente e 18app: la cultura non è gratis per chi dovrebbe trasmetterla e fruirne

I musei gratis per i docenti sono pochi e di difficile accesso, il bonus per i 18enni è terminato e la Carta Docente da settembre subirà una riduzione sempre più drastica: chi potrà permettersi la cultura in futuro?

l’ipocrisia dell’equità sociale

Scuola svenduta alle aziende, studenti spinti a competere

A fine giugno è nata la Fondazione per la scuola italiana, un nuovo ente no-profit interamente finanziato da privati con l’obiettivo di raccogliere 50 milioni entro il 2029 da investire «nei settori produttivi in cui è più forte il fabbisogno di competenze professionali». Tra i sovvenzionatori Unicredit, Banco Bpm, Enel Italia, Leonardo e Autostrade per l’Italia. Continua lo smantellamento della scuola della Costituzione a vantaggio di un’idea orientata alla performatività

Cultura

E dopo la maturità? Il futuro è scritto nei dati. Ma le statistiche si possono smentire

L’istruzione pubblica fallisce nel compito di facilitare la mobilità sociale. I dati e le scienze sociali forniscono più di un indizio per capire il ruolo giocato dalle differenze di genere o dai divari territoriali e sociali che rendono il nostro sistema profondamente diseguale e ingiusto

Fatti

Famiglie abbandonate ai centri estivi, tra costi astronomici e ingiustizia sociale

Quando si dice che «la scuola non è un parcheggio» si vuole sottolineare il valore sociale dell’insegnamento. Ma si dimentica che la scuola è anche un servizio necessario, specie per le famiglie svantaggiate. Ma nella galassia frastagliata dei centri estivi la qualità del servizio è lasciata alla discrezione di chi lo eroga, senza alcun controllo pubblico

Italia

Fate più figli, ma alle vacanze pensateci voi: il calendario scolastico crea disuguaglianze

Tre mesi lontano da scuola sono troppi? In quasi tutta Europa si fa diversamente, anche perché i centri estivi costano sempre di più e non tutte le famiglie possono farsene carico. Una petizione con 60mila firme propone di cambiare tutto. L’ha lanciata Francesca Fiore del blog mammadimerda: «Fare figli rischia di essere un lusso»

Cultura

Torna il grande rito della maturità. Ecco tutto quello che c’è da sapere

Mentre sono sballottati fra chi sostiene che l’esame sia solo una formalità e chi a distanza di anni ancora lo ricorda come un momento decisivo, i maturandi cercano di prevedere chi saranno gli autori scelti dal ministero: D’Annunzio, Pascoli o forse un autore inaspettato

Tutti gli articoli di Tempo pieno