In Kenya Raila Odinga, il candidato presidenziale sconfitto, ha presentato ricorso alla Corte Suprema contro i risultati elettorali del 9 agosto che hanno attribuito la vittoria all’ex vicepresidente William Ruto.
Ad annunciarlo è stato il suo team legale. L’avvocato Dan Maanzo ha detto ai giornalisti di Afp che il ricorso alla Corte Suprema è stato depositato online, «È già stato inviato e lo vedranno presto». Odinga dovrebbe consegnare copie fisiche della petizione a breve. Il tribunale avrà 14 giorni di tempo per pronunciarsi.

Reazione al risultato delle elezioni

Le elezioni pacifiche si sono trasformate in un caos negli ultimi minuti prima dell’annuncio dei risultati, quando la commissione elettorale si è spaccata e la maggioranza dei commissari ha dichiarato di non poter sostenere i dati finali dello spoglio.

I commissari contrari e il presidente si sono scambiati accuse di cattiva condotta, aumentando l’incertezza nella democrazia più stabile dell’Africa orientale. Il Kenya infatti è sede di aziende come General Electric, Google e Uber, e fornisce anche forze di pace per la vicina Somalia. Ospita spesso, inoltre, colloqui di pace per altre nazioni nella turbolenta regione dell'Africa orientale.

Il presidente Uhuru Kenyatta, che ha sostenuto l’ex rivale e leader dell’opposizione di lunga data Odinga contro il suo stesso vice, Ruto, non ha ancora parlato pubblicamente da quando si è votato.

Proteste

Questa è la quinta volta che Odinga si candida alla presidenza. E non è la prima volta che si ribella all’esito. Tali controversie hanno innescato violenze che hanno causato più di 100 vittime nel 2017 e più di 1.200 nel 2007.
Nei giorni scorsi Odinga ha definito le elezioni una «farsa», dopo aver perso di poco contro Ruto per circa 230mila voti, ossia meno di due punti percentuali.

L’annuncio dei risultati una settimana fa ha scatenato proteste e si teme che una disputa prolungata possa portare a violenze in un paese con una storia di disordini post sondaggi.

Il pronunciamento della Corte

AP Photo/Brian Inganga

ll caso sarà ascoltato dalla Corte Suprema composta da sette membri e presieduto da Martha Koome, la prima donna capo della giustizia del Kenya, nominata da Kenyatta l’anno scorso.

I giudici hanno ora 14 giorni per emettere una sentenza. Se ordinano l’annullamento, una nuova votazione deve svolgersi entro 60 giorni.

Invece se la corte conferma i risultati, Ruto diventerà il quinto presidente del Kenya dall’indipendenza dalla Gran Bretagna avvenuta nel 1963 e assumerà le redini di un paese che lotta contro l’inflazione in aumento, l’elevata disoccupazione e una siccità dilagante.

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