Lunedì sera Vladimir Putin ha parlato alla nazione. Ha definito i mercenari della Wagner come patrioti, che sono stati usati da Evegny Prigožin, ma ha dato un ultimatum: ora i mercenari dovranno decidere se ritirarsi, scegliere l’esilio o firmare un contratto con il ministero della Difesa.

Putin, in un nuovo discorso alla nazione, ha dato la sua versione del tentato golpe: «Gli organizzatori della rivolta hanno tradito il loro paese e coloro che sono coinvolti nel crimine, inducendoli a morire e incitandoli a sparare ai loro concittadini. Questo è esattamente il risultato, il fratricidio, che volevano i nemici della Russia: i neonazisti a Kiev, i loro protettori occidentali e ogni sorta di traditori nazionali», ha detto.

«Volevano che i soldati russi si uccidessero a vicenda, uccidessero militari e civili, in modo che alla fine la Russia perdesse e la nostra società si dividesse, soffocata da una sanguinosa guerra civile», ha aggiunto. I militari della Wagner sono patrioti: «Sapevamo e sappiamo che la stragrande maggioranza dei combattenti e dei comandanti del gruppo Wagner sono anche patrioti russi, devoti al loro popolo e al loro stato». Per Putin «hanno cercato di usarli nell'oscurità contro i loro fratelli in armi con cui hanno combattuto insieme per il bene del paese e del suo futuro».

La telefonata degli Emirati Arabi Uniti

Intanto il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed al Nahyan, ha telefonato, nella serata di ieri, a Putin, con il quale ha discusso delle «relazioni strategiche tra i due paesi amici e dei modi per rafforzarle e svilupparle a beneficio degli interessi comuni».

Lo ha riferito l'agenzia di stampa emiratina Wam, aggiungendo che Mohammed bin Zayed, nel corso del colloquio, ha sottolineato «la necessità di preservare la stabilità della Federazione Russa e la sicurezza e l'incolumità del suo popolo amico».

Da parte sua, sempre secondo l’agenzia, Putin si è definito «orgoglioso del grado di amicizia e cooperazione tra Emirati e Russia in diversi settori». Secondo l'emittente panaraba di proprietà saudita Al Arabiya, in una dichiarazione diffusa ieri dal Cremlino si legge che «dopo aver ricevuto informazioni esaustive sulla situazione, il presidente degli Emirati ha espresso pieno sostegno alle azioni del governo russo».

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