- Nelle stesse ore in cui Salvini dà il meglio di sé a Milano Marittima, l’ufficio estivo dell’ex ministro e sede del Papeete di proprietà del suo amico ed europarlamentare Massimo Casanova, 800 migranti rischiano di annegare a largo delle coste libiche nell’indifferenza dell’Europa, incantata dalle sirene sovraniste.
- Partiamo dai numeri ufficiali del ministero dell’Interno. Da inizio anno al 31 luglio 2021 sono sbarcati sulle coste italiane 28.515 migranti. In sei mesi sono arrivati il doppio di quanti ne erano arrivati l’anno scorso.
- È questo il dato più di facile strumentalizzazione se letto senza il confronto con gli anni precedenti. Secondo l’ultimo studio pubblicato da Ispi «diversi indicatori fanno pensare, al contrario, che i numeri si stiano stabilizzando intorno ai 50mila l’anno», ben lontani dunque dal picco di 175mila tra il 2016 e il 2018, crollati dopo che l’allora ministro dell’Interno Minniti ha chiuso gli accordi con la Libia.
Nelle stesse ore in cui Matteo Salvini dà il meglio di sé a Milano Marittima, l’ufficio estivo dell’ex ministro e sede del Papeete di proprietà del suo amico e europarlamentare Massimo Casanova, ottocento migranti rischiano di annegare in mare aperto a largo delle coste libiche nell’indifferenza dell’Europa, incantata dalle sirene sovraniste che ogni estate risuonano nei palazzi, trasmesse nelle radio e nelle tv senza alcuna verifica dei dati forniti dai leader della destra. Invasione, basta ev



