Ammonta quasi a otto milioni di euro il giro di affari che il gruppo Euro&Promos Spa e le aziende consociate hanno generato dall’aggiudicazione di bandi pubblici indetti da enti regionali del Friuli Venezia-Giulia dal 2018 a oggi. Nulla di strano se non fosse che l’azionista di maggioranza (con oltre il 40 per cento delle quote) della Euro&Promos Spa è l’assessore alle Attività produttive e al turismo della stessa regione, Sergio Emidio Bini.

Bini è uno degli uomini più vicini al governatore Massimiliano Fedriga, tanto che dopo la nomina ottenuta il 18 maggio del 2018 è stato riconfermato assessore alle ultime regionali del 2023, pur non essendosi ricandidato alle elezioni. Il caso di un possibile conflitto di interessi che coinvolge l’assessore è stato sollevato lo scorso anno da Domani. All’inchiesta hanno fatto seguito due interrogazioni consiliari da parte delle opposizioni e una mozione in cui veniva chiesto al presidente Fedriga una valutazione su eventuali incompatibilità di Bini tra la sua carica di assessore e i suoi interessi imprenditoriali.

Ma a oltre un mese e mezzo di distanza dalla mozione pervenuta sulla scrivania del governatore leghista, su Bini c’è un velo di protezione e totale silenzio.

Il business

La Euro&Promos nasce nel 2007 dalla fusione di due cooperative regionali la Eurocoop di Udine e la Promos di Pordenone. Undici anni più tardi la società si trasforma in Spa, con Bini che diventa presidente del cda e socio di riferimento. La società fornisce servizi di facility management sia per società pubbliche che private e conta oltre 6.500 dipendenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Parallelamente Bini inizia la sua scalata politica con i contatti maturati anche grazie alla sua attività imprenditoriale fondando il partito di centro-destra “Progetto Fvg”, con il quale sostiene la candidatura di Fedriga alle elezioni del 2018. Ma quattro mesi prima del voto regionale Bini cede tutte le cariche all’interno del Cda dell’azienda per evitare una questione di incompatibilità, rimane tuttavia il socio con il più alto numero di quote (oltre il 40 per cento) della società per azioni.

Negli anni il gruppo ha aumentato il suo giro di affari in maniera esponenziale anche grazie all’aggiudicazione di bandi pubblici sia di carattere regionale che comunale come accaduto a Trieste e Udine. Ma da quando Bini è assessore la Euro&Promos Spa e le sue consociate (Euro&Promos Social Health Care, Euro & Promos Laundry Srl e la Se.De.Co. società cooperativa) hanno vinto dodici bandi con enti regionali per un valore di circa di 7.5 milioni di euro. La maggior parte di questi soldi sono finiti alla Euro&Promos social health care per fornire servizi di pulizie vari, di cui Bini era amministratore unico della cooperativa fino al 2018 e con cui oggi afferma di non avere più legami.

Ma la Spa (di cui Bini ne è maggiore azionista) è legata alla cooperativa, dato che finanzia il patrimonio e garantisce l’indebitamento di Euro&Promos social health care. C’è di più, dal 2018 a oggi le società Euro&Promos si sono aggiudicate almeno 89 bandi con enti di carattere pubblico non regionali del Friuli Venezia-Giulia. Di questi, 33 bandi sono stati vinti dalla società per azioni di cui Bini è maggiore azionista, fruttando un incasso di circa 12.7 milioni di euro.

La difesa di Bini

Mentre Fedriga si è rintanato nel silenzio, in Consiglio regionale l’assessore si è difeso ammettendo di essere inquadrato e retribuito dalla Euro&Promos Spa come dirigente apicale ma ha detto di non avere deleghe operative. E ha aggiunto anche che non ha nulla a che fare con le altre aziende del gruppo. Tuttavia, da un’analisi dei bilanci emergono rilevanti connessioni, oltre a quelli già citati, tra la società madre e le altre società, a partire dalla condivisione dell’indirizzo con quello della sede legale. Ma i legami tra la Spa e la cooperativa non sono finiti. L’attuale procuratrice speciale della cooperativa è anche azionista e consigliera delegata della Euro&promos spa, e i collegi sindacali delle due società contano in comune tre persone.

Inoltre, altro ex socio di rilievo della cooperativa e importante azionista della Spa è Alberto Sbuelz, ora presidente di Udine mercati, la società del mercato ortofrutticolo di Udine.

Il 30 gennaio del 2023 lo stesso Bini ha presentato alla presenza del suo socio in affari Sbuelz il piano di ampliamento proprio di Udine mercati. Il costo complessivo del progetto è di 22 milioni di euro, ed è finanziato con i soldi ottenuti tramite il Pnrr dal comune e dalla regione.

Nonostante il clamore ottenuto nella stampa (locale e nazionale) e le domande delle opposizioni, Fedriga continua a evadere la questione a cui però ora deve dare una risposta. Se non è un caso di conflitto di interessi c’è di sicuro un’opportunità politica da valutare.

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