La Lega specifica: «È una visita a titolo personale». Il ministero degli Affari Esteri di Taiwan ha annunciato che tre persone sono state invitate a visitare il paese e rimarranno da oggi, 14 giugno, al 19 giugno: si tratta del vicepresidente del Senato e big della Lega, Gian Marco Centinaio, e della senatrice Elena Murelli (il terzo della nota ufficiale, raccontano dalla Lega, è il marito della parlamentare).

Taiwan ha sottolineato che questa delegazione è la prima dell’Unione europea da quando il nuovo governo italiano è entrato in carica a ottobre: per il ministero degli esteri dimostra il legame tra i due paesi. I parlamentari tuttavia non possono neppure segnarla nel novero delle missioni, questione che ha costretto a ridurre considerevolmente la prima delegazione prevista.

I rapporti con Taipei

Il primo viaggio, come raccontato da Domani, avrebbe dovuto svolgersi ad aprile, ma a causa dell’esercitazione militare dell'Esercito popolare di liberazione cinese contro Taiwan, il ministero degli Affari esteri (dopo che è trapelata la notizia) ha deciso di suggerire di rinviare.
I leghisti incontreranno la presidente Tsai Ing-wen, il portavoce legislativo You Si-kun, nonché alti funzionari del ministero della Salute e del benessere, del Consiglio dell'agricoltura, del museo del Palazzo Nazionale, il ministro dell’Economia e il sindaco della città di Tainan. Il viaggio includerà anche cene ufficiali e visite a siti legati all'economia, alla cultura e all'agricoltura conclude il comunicato.

Per il ministero degli Affari esteri «le relazioni tra Taiwan e l'Italia sono migliorate in modo significativo negli ultimi anni». In futuro, puntano a rafforzare gli scambi e la cooperazione tra Taiwan e l’Italia nei settori della politica, dell'economia, del commercio, della scienza e della tecnologia, delle piccole e medie imprese, dei gruppi giovanili e della cultura e dell'arte.

Non ufficiale

I due parlamentari in realtà, nonostante la presenza di Centinaio, stanno ben attenti alla comunicazione dell’incontro. Entrambi fanno parte sia dell’intergruppo parlamentare dell’amicizia con la Cina, sia di quello dell’amicizia con Taiwan. Associazioni di parlamentari che non hanno veste ufficiale, al punto che molti deputati e senatori, che pure sono nell’intergruppo per Taiwan, per via dei lavori parlamentari, avevano deciso di non partecipare.

La prima visita avrebbe dovuto contare una compagine più numerosa, con esponenti di Fratelli d’Italia e Terzo Polo per un totale di sei, ed era stata caldeggiata dal capogruppo meloniano Lucio Malan, da sempre in ottimi rapporti con Taipei. Tuttavia, Taiwan non è riconosciuta come Repubblica indipendente e il viaggio non viene annoverato come missione, ma come assenza. E così in questo secondo caso si sono potuti muovere in due (e Malan non ha mai previsto di partire).

Il caso vuole inoltre – ma il viaggio specificano era stato organizzato da tempo – che oggi non ci siano voti d’Aula, visto che i lavori sono stati sospesi per il lutto nazionale in onore di Silvio Berlusconi, venuto a mancare il 12 giugno.

Mentre l’Italia continua ad avere rapporti altalenanti con la Cina, sia la Lega, sia Fratelli d’Italia ci tengono ad accreditarsi come campioni dell’atlantismo, e la tournée è stata riprogrammata.

Il giorno prima dell’ipotetica partenza di aprile si era concluso un war game di tre giorni (nome in codice “Spada affilata”) durante i quali undici navi, tra cui la Shandong, la prima portaerei “made in China”, e una settantina di sortite dei più moderni caccia con la stella rossa hanno circondato Taiwan dai quattro punti cardinali e simulato attacchi contro obiettivi sull’Isola.

Un portavoce di Centinaio per sicurezza ricorda che a febbraio, in qualità di vicepresidente del Senato, il senatore leghista ha preso parte anche all’insediamento dell’ambasciatore cinese in Italia Jia Guide: «Ma non è cerchiobottismo». Intanto Taipei registra l’«high level visit».

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