Mentre gli ucraini sono ancora impegnati a fare il bilancio degli attacchi avvenuti ieri a Kryvyi Rih, la città che ha dato i natali al presidente Zelensky, le operazioni belliche dei russi continuano incessantemente.

L’attacco compiuto dai russi nella giornata di ieri ha causato la morte di sei persone, mentre il bilancio dei feriti continua ad aumentare, attestandosi intorno alle ottanta persone. Anche oggi le operazioni militari di entrambi gli eserciti proseguono senza interruzioni.

Gli attacchi russi

Durante la notte di ieri e nella giornata di oggi, l’esercito russo ha eseguito numerose azioni militari concentrandosi, in particolare, nelle zone intorno a Kharkiv e Kherson: due regioni in cui l’esercito ucraino sta portando avanti la controffensiva. 

Nella regione di Kharkiv è avvenuto un attacco russo con droni kamikaze, così chiamati perché sono progettati per distruggersi durante l’attacco.

I droni si sono abbattuti in due diverse zone della città. «Notte molto difficile a Kharkiv»: ha detto il sindaco, Ihor Terekhov. I funzionari di Kharkiv hanno fatto sapere che sono state prese di mira aree popolate della città.

Un drone ha colpito un edificio universitario distruggendo due piani del palazzo. Un altro drone si è invece abbattuto nel centro della città causando un incendio.

Un terzo drone invece ha eseguito un attacco nel distretto di Shevchenkivskyi, danneggiando un edificio e ferendo una guardia giurata. Il bilancio più grave si registra però nella città di Kherson, dove i droni russi hanno provocato la morte di un medico.

«A seguito del bombardamento russo nella città di Kherson, il reparto di chirurgia dell’ospedale clinico della città è stato danneggiato. Un medico è morto, un’infermiera è rimasta ferita», ha detto il capo dell’ufficio di presidenza, Andriy Yermac. Successivamente si è appreso che anche cinque operatori sanitari sono rimasti feriti. Medici senza frontiere, che collabora con l’ospedale di Kherson, ha commentato dicendo: «Msf condanna inequivocabilmente questo vergognoso attacco a una struttura medica».

Secondo alcuni funzionari ucraini gli attacchi russi, che si sono concentrati in zone popolate delle città e in centri medici, simboleggiano le difficoltà dell’esercito russo.

L’attacco al cuore di Mosca

La controffensiva ucraina prosegue sul campo ma, oltre ai combattimenti finalizzati alla riconquista dei territori occupati dai russi, dalla scorsa settimana l’esercito ucraino sta sferrando una serie di attacchi su Mosca con l’obiettivo di destabilizzare il nemico. In particolare, durante la notte, due droni ucraini si sono abbattuti sulla capitale della Russia. 

«Le forze di difesa aerea hanno abbattuto diversi droni in rotta verso Mosca. Uno di loro ha colpito un grattacielo nella città. La facciata al livello del 21esimo piano dell’edificio ha subito danni. I servizi di emergenza stanno lavorando sul posto» ha scritto su Telegram il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin.

L’edificio colpito è lo stesso che era stato attaccato domenica scorsa. Come avvenuto dopo l’attacco di domenica, anche questa volta il presidente Zelensky non ha rivendicato l’operazione.

Ma commentando la situazione della guerra, il presidente ha dato domenica un segnale implicito: «La guerra sta gradualmente tornando al territorio della Russia, ai suoi centri simbolici. E questo è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto».

Il presidente ucraino è quindi molto cauto nel rivendicare gli attacchi  che avvengono in territorio russo. Infatti molti alleati occidentali hanno espresso la loro contrarietà al fatto che la guerra possa spostarsi sul territorio del nemico: la paura è che l’Ucraina passi da essere la parte aggredita a quella che aggredisce, offrendo a Putin un pretesto per ulteriori attacchi. Ma la strategia ucraina sembra essere proprio quella di colpire i simboli delle città russe, strategia che i vertici dell’esercito stanno seguendo ormai da maggio.

La zona colpita durante la notte dagli ucraini non è un’area qualsiasi di Mosca, ma un quartiere molto importante che ospita sedi governative e grandi società russe. Dunque, un attacco nel distretto finanziario della città: nel cuore della capitale della Russia.

Nell’edificio colpito dal drone si trovano gli uffici del ministero dello Sviluppo digitale, il ministero dell’Economia e il ministero dello Sviluppo industriale, responsabile anche dell’industria bellica. Anche il gigante tecnologico Yandex ha gli uffici nel palazzo attaccato. Molte aziende che hanno sede nel distretto finanziario di Mosca sono preoccupate da questi ultimi eventi e alcune di loro hanno imposto ai propri dipendenti di lavorare da casa nei prossimi giorni. 

Dunque, questa operazione militare ha fatto sorgere non poche preoccupazioni, specialmente fra i civili, che ora non posso sentirsi più al sicuro nella propria città. 

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato l’accaduto, dicendo: «La minaccia di attacchi di droni a Mosca esiste, è evidente, e si stanno prendendo misure».

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