Tra le delegazioni che parteciperanno anche quella italiana con 150 cittadini «preoccupati perché si sentono abbandonati dal governo», spiega la portavoce del movimento, a proposito della nota con cui la Farnesina chiarisce che non fornirà assistenza consolare ai cittadini. Un modo per disincentivare la partecipazione: per il diritto internazionale non si può negare a priori
Un movimento indipendente, apolitico. Fatto di persone che chiedono il rispetto della dignità umana. Questa è la Global march to Gaza, la mobilitazione civile internazionale che partirà da Il Cairo, capitale dell’Egitto, il 12 giugno, per raggiungere il 15 Rafah, il valico lungo il confine con la Striscia di Gaza. Con l’obiettivo di «negoziare l’apertura del terminal con le autorità egiziane, in collaborazione con ong, diplomatici e istituzioni umanitarie, in modo pacifico», spiega Antonietta Ch



