C’è una gara parallela a Sanremo ed è quella dei tormentoni. Sembra che Annalisa punti a vincere soprattutto questa speciale classifica, che si traduce ovviamente in concerti pieni, streaming e vendite. Ha costruito un modello di successo popolare che supera in importanza anche la vittoria al festival. Comunque dopo la prima serata è lì nella top 3 espressa dai giornalisti. Considerando che dalla seconda serata entrano in gioco anche le radio e soprattutto il televoto, può crescere ancora?

Il critico musicale Ernesto Assante, su Repubblica, ha scritto che ormai lo stile tipicamente sanremese non è più predominante. «La maggior parte delle trenta canzoni in gara non rimanda direttamente al formato classico, puntando invece a qualcosa che fino a poco tempo fa era considerato come genere prettamente estivo e che invece, ormai, purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, si è allargato ad ogni mese e ad ogni stagione», ha spiegato.

Con questa tendenza a Sanremo non esistono più le mezze stagioni: anzi, non esistono proprio più le stagioni, è estate sempre.

La conversione

In questo Annalisa – presentata da Maninni durante la seconda serata – è un caso di scuola particolarmente interessante, perché alle spalle c’è una conversione. Le sue partecipazioni del passato (con Scintille nel 2013, Una finestra tra le stelle nel 2015, Il diluvio universale nel 2016, Il mondo prima di te nel 2018 e Dieci nel 2021) sono sempre state rivisitazioni più o meno contemporanee della tradizione.

Ma c’è un’Annalisa prima e un’Annalisa dopo il successo di Bellissima (2002). La questione non è solo musicale, riguarda in maniera più ampia il suo progetto, il modo in cui si veste, le coreografie, i video delle canzoni e l’atteggiamento. Annalisa – con pochi altri esempi (come Elodie) – sembra avere trovato una formula dallo straordinario successo commerciale. Più che alla tradizione italiana sembra guardare alle sonorità del pop internazionale.

Un atteggiamento che Shakira un anno fa aveva riassunto così: «Las mujeres ya no lloran, / las mujeres facturan». Annalisa lo fa così bene che anche il pubblico di Sanremo ne è rimasto affascinato.

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