Sette miliardi sono stati messi per la pubblica amministrazione, tre miliardi per la sanità. L’aumento di 100 euro in busta paga per i redditi bassi costerà 10 miliardi di euro, «toccherà 14 milioni di persone» secondo Meloni
Il governo ha approvato la manovra di bilancio in consiglio dei ministri. Il valore è di 24 miliardi e la premier Giorgia Meloni ha detto che «sono stati chiesti sacrifici a tutti al governo. Ma sono orgogliosa, è un segno di serietà».
Le risorse sono state trovate con «16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese».
Il ministro Giancarlo Giorgetti ha spiegato dove sono allocati i fondi: «10 miliardi sono per la decontribuzione, 3,5 miliardi per la riduzione dello scalone, 3 miliardi e rotti sulla sanità, 5 miliardi sui contratti del pubblico impiego e poi 1,2 miliardi per Ucraina e missioni internazionali».
Il ministero dell’Economia ha spiegato anche che per la manovra è stato chiesto «un sacrificio a tutti i ministeri, che hanno dovuto rinunciare a diversi progetti e idee e si è attuata una spending review significativa, dell'ordine del 5 per cento su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regioni ed enti locali».
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La manovra prevede 7 miliardi di euro per il ministero della Pubblica amministrazione per gli aumenti contrattuali del pubblico impiego, «particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano la sanità, i cinque sono per i rimanenti settori», ha detto Meloni.
Per gli aumenti in busta paga di circa 100 euro – frutto del taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila - che secondo Meloni coinvolgono «14 milioni di cittadini» sono stati deliberati 10 miliardi di euro.
Nel settore lavoro, diventa strutturale la nuova configurazione dei Fringe Benefit, con il tetto a 2mila euro per lavoratori con figli e mille euro per tutti gli altri.
Previste anche risorse per varare i cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina.
Pensioni
Sul capitolo pensioni, il governo ha tolto il vincolo che impone a chi è per intero nel contributivo di andare in pensione con l'età raggiunta solo se l'importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. Inoltre, «l’Ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita». Inoltre è prevista la rivalutazione delle pensioni in rapporto all'inflazione, al 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, al 90% quelle tra 4 e 5 volte il minimo e poi a scendere man mano che aumenta l'importo della pensione.
Ape Sociale e Opzione Donna vengono sostituiti da un unico Fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per caregiver, disoccupati, disabili, lavori gravosi, e con 35 anni per le donne. In soffitta quota 103 a favore di quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere a lavoro, come il bonus Maroni.
Maternità
La manovra, inoltre, prevede che le donne con due figli o più non paghino i contributi a carico dei lavoratori. «La quota del lavoratore è un terzo: la paga lo Stato» per un valore di circa un miliardo di euro, ha detto Meloni, perchè «una donna che fa due o più figli ha già offerto un importante contributo alla società e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali». L'obiettivo è affermare che maternità e lavoro «possono stare perfettamente insieme».
Inoltre viene aggiunto un mese al congedo parentale e aumentato il fondo per gli asili nido: al secondo figlio l'asilo è gratis, per una spesa da 180 milioni di euro.
Sanità
Dopo le polemiche sui tagli alla sanità, Meloni è intervenuta con dichiarazioni specifiche, dicendo che il fondo sanitario nazionale quest’anno raggiungerà i 136 miliardi, «il più alto investimento di sempre» secondo la premier.
Canone
Nella Manovra è previsto un «primo intervento sul canone Rai», illustrato dal ministro Salvini: «Da 90 passa a 70 euro» all’anno. È il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a spiegare che ci sarà un taglio «da 20 a 15 euro in bolletta, cioè un quarto del canone non verrà più pagato in bolletta».
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