I russi tornano a votare da venerdì 15 a domenica 17 marzo per le elezioni presidenziali. Il risultato è scontato e vedrà il presidente Vladimir Putin governare per un quinto mandato, in mancanza di una vera opposizione. La legittimità di Putin non è quindi minacciata da nessun avversario, dopo la morte del leader dell’opposizione Aleksej Navalny e la detenzione, l’esilio e l’esclusione dalla candidatura di altri esponenti. 

Il presidente russo, al potere da 25 anni, mira comunque a ottenere una vittoria schiacciante perché si affermi maggiormente il suo potere. In caso di vittoria, il mandato durerebbe fino al 2030 e, grazie alla riforma costituzionale voluta proprio da Putin approvata nel 2020, avrebbe la possibilità di ricandidarsi e governare fino al 2036, quando avrà 84 anni. 

Sono le prime elezioni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina su larga scala il 24 febbraio 2022. In un paese che vive condizioni economiche difficili, date dalle sanzioni occidentali adottate da oltre due anni, Putin ha bisogno di legittimità e di evitare il malcontento della popolazione nei confronti delle istituzioni.

Il presidente russo: "Le elezioni sono un passo verso il futuro"

Oltre alle regioni della Federazione russa, che vanno dall’estremo oriente, vicino all’Alaska, all’exclave di Kaliningrad sulla costa del mar baltico, saranno chiamate a votare anche le quattro regioni dell’Ucraina occupate dall’esercito russo – Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk – che sono state annesse con un referendum illegale alla Federazione nel settembre 2022.

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