Al termine di un’inchiesta interna condotta dall’esercito israeliano sull’attacco al convoglio umanitario dell’organizzazione Wck in cui sono morte sette persone, sono stati rimossi due ufficiali. Dopo la telefonata molto tesa tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Usa Joe Biden, Israele ha approvato misure immediate per aumentare gli aiuti umanitari alla popolazione civile nella Striscia di Gaza, attraverso il valico di Erez e l’utilizzo del porto di Ashdod. Intanto gli Stati Uniti hanno sganciato oltre 50.680 pasti nel nord di Gaza. Israele è in stato di massima allerta per il timore di ricevere attacchi dall’Iran, a seguito dell’attacco di Tel Aviv a un edificio dell’ambasciata iraniana a Damasco in Siria, dove sono morti sette esponenti dei Guardiani della rivoluzione, tra cui due generali.

PUNTI CHIAVE

13:17

Israele chiude le ambasciate per timori di attacchi iraniani

13:05

L'indagine interna all'Idf dopo l'attacco a Wck: rimossi due ufficiali

08:15

Il direttore della Cia al Cairo per i negoziati

13:17

Israele chiude le ambasciate per timori di attacchi iraniani

Israele manterrà chiuse nella giornata di oggi 28 ambasciate durante le manifestazioni del Quds Day per timori di rappresaglie iraniane in seguito all'attacco al consolato iraniano a Damasco in Siria. Lo ha confermato una fonte israeliana al Times of Israel spiegando che si tratta di una misura precauzionale.

13:05

L'indagine interna all'Idf dopo l'attacco a Wck: rimossi due ufficiali

L'esercito d'Israele ha rimosso due funzionari militari dopo la conclusione dell'indagine sull'attacco al convoglio dell'organizzazione World Central Kitchen (Wck) in cui sono morti sette operatori che stavano consegnando aiuti umanitari nella Striscia. "I risultati dell'indagine indicano che l'incidente non avrebbe dovuto verificarsi - si legge nel comunicato diffuso dalle Forze di difesa israeliane - quanti hanno approvato l'attacco erano convinti di prendere di mira agenti armati di Hamas e non operatori della Wck. L'attacco ai veicoli umanitari è un grave errore derivante da un grave fallimento dovuto a un'identificazione errata, a errori nel processo decisionale e a un attacco contrario alle Procedure Operative Standard". Alla luce di questo esito, il capo di stato maggiore dell'Idf ha deciso la rimozione di "un ufficiale con il grado di maggiore" e di "un ufficiale con il grado di colonnello".

12:57

L'esercito israeliano «solleverà dall'incarico» i responsabili del raid contro Wck

L'inchiesta dell'esercito israeliano sull'uccisione dei sette cooperanti a Gaza sta dimostrando «che quell'incidente non sarebbe dovuto accadere» perché «contrario agli standard operativi». Per questo, l'Idf ha dichiarato che si sta procedendo a sollevare dall'incarico i responsabili: «Coloro che hanno approvato il raid erano convinti di colpire operativi armati di Hamas e non impiegati di World Central Kitchen. L'attacco è un grave errore che deriva da una serie mancanza dovuta ad un'identificazione errata, a errori nelle decisioni e a un attacco contrario a standard operativi», ha affermato il capo di Stato maggiore dell'esercito, Herzi Halevi.

11:43

L'Onu chiede che Israele sia ritenuto responsabile di crimini di guerra

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite ha votato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e contro l'umanità nella guerra a Gaza. Hanno votato a favore 28 paesi, 13 si sono astenuti e sei hanno votato contro la risoluzione. Il voto non è vincolante ma è pur sempre significativo, perché proviene dal principale organismo dell'Onu per i diritti umani, aumentando così la pressione diplomatica su Israele.

Sul voto della risoluzione, che chiede anche il divieto di armi a Israele, i paesi europei si sono spaccati. Germania e Bulgaria non hanno votato la risoluzione perché, come riporta la Bbc, non condanna esplicitamente Hamas. La Francia si è astenuta, definendo «catastrofica» la situazione umanitaria a Gaza. Protesta l'ambasciatore di Israele, che abbandona la sessione plenaria in segno di protesta. «Nel testo si equiparano gli ostaggi a detenuti sospettati di attività terroristica. La risoluzione va contro il diritto di Israele di difendersi», ha dichiarato l'ambasciatore Merav Ilon Shahar.

10:22

Netanyahu promette misure per evitare casi come quello della Wck

Nella telefonata con il presidente statunitense Joe Biden, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto pronto ad adottare le misure necessarie per evitare che si ripetano casi come quello che ha portato all'uccisione di sette cooperanti della ong World central kitchen. Lo ha riferito un alto funzionario dell'amministrazione Usa, come riportato dalla Cnn. Dopo aver ammesso la responsabilità dell'Idf nella morte degli operatori umanitari, Netanyahu ha detto a Biden che Israele intende migliorare il tracciamento dei lavoratori no-profit all'interno della Striscia di Gaza.

09:31

Unrwa, oltre il 60 per cento delle case a Gaza sono state distrutte o danneggiate

Molte persone a Gaza non avranno un posto sicuro in cui tornare alla fine della guerra. Lo sottolinea l'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (Unwra), secondo cui il 62 per cento delle case è stato danneggiato o distrutto dagli attacchi israeliani. Oltre il 75 per cento della popolazione è invece sfollata, anche più volte. 

 

09:02

Le dichiarazioni di Netanyahu sono «insensibili» per la ministra degli Esteri australiana Penny Wong

La ministra degli Esteri australiana, Penny Wong, ha definito «profondamente insensibili» le dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu sulla morte dei sette operatori umanitari dell'ong World Central Kitchen a Gaza, colpiti da un raid di Tel Aviv. Tra le vittime, una cittadina australiana, Zomi Frankcom. Wong ha affermato che Netanyahu ha cercato di «ignorare» la morte di Frankcom e dei suoi colleghi e che la giustificazione dell'incidente data da Israele è inaccettabile. Lo riporta il Guardian.

Il premier israeliano ha infatti considerato «tragica» la morte degli operatori ma ha anche precisato che sono cose che accadono in tempo di guerra. «Trovo questa affermazione, francamente, per la famiglia in particolare, una cosa piuttosto insensibile, profondamente insensibile, da dire», ha dichiarato Wong, aggiungendo che come ministra degli Esterni «non accettiamo questa spiegazione. Non accettiamo alcun suggerimento secondo cui questo è semplicemente qualcosa che può essere ignorato e considerato semplicemente qualcosa che accade in guerra».

08:26

Moschea Al Aqsa a Gerusalemme blindata per l'ultimo venerdì di Ramadan

È l'ultimo venerdì di Ramadan, il mese sacro durante il quale i musulmani digiunano dall’alba al tramonto, e attorno alla moschea Al Aqsa, nella città vecchia di Gerusalemme, la polizia israeliana ha dispiegato circa 3.600 agenti, in cima al Monte del tempio. È prevista la partecipazione di circa 100mila fedeli, secondo i media israeliani.

08:15

Il direttore della Cia al Cairo per i negoziati

Secondo quanto riporta Axios, il capo della Cia, William Burns, questa settimana si recherà al Cairo per incontrare il capo del Mossad, David Barnea, e i mediatori di Egitto e Qatar nell'ambito delle trattative per un accordo su una tregua a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Barnea era al Cairo pochi giorni fa, per presentare ai mediatori una proposta, respinta da Hamas. 

08:05

Israele: «Per gli Usa il cessate il fuoco è subordinato agli ostaggi»

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, si è congratulato con gli Usa, con un messaggio su X, «per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi». Ha poi aggiunto: «Continueremo a lavorare insieme ai nostri alleati in tutto il mondo, per preservare il diritto di Israele a continuare la guerra finché gli ostaggi non saranno rilasciati e Hamas sarà definitivamente sconfitto».

 

07:58

Onu, positiva la riapertura del valico di Erez

Le Nazioni Unite hanno accolto con favore la notizia che Israele ha accettato di riaprire il valico di Erez verso il nord della Striscia di Gaza per consentire l'ingresso di un numero superiore di aiuti. Lo riporta la Cnn.

«Chiediamo da molto tempo ulteriori attraversamenti verso Gaza e più aiuti umanitari per entrare», ha detto Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, aggiungendo: «Questa è una notizia positiva, ma, ovviamente, dovremo vedere come verrà attuata, abbiamo bisogno di un cessate il fuoco umanitario e di un massiccio afflusso di aiuti».

07:50

Nella consegna aerea nel nord di Gaza sganciati oltre 50mila pasti

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha fatto sapere che ha consegnato oltre 50.680 pasti nel nord di Gaza con un lancio aereo di assistenza umanitaria, per fornire aiuti ai civili. L'operazione, condotta da quattro aerei C-130 dell'aeronautica militare e soldati dell'esercito Usa specializzati. Durante la consegna, circa 20 pacchi sono finiti in mare.

EPA
07:20

La Marina italiana assume il comando della task force nel mar Rosso

La marina statunitense ha passato il comando della task force 153 combinata alla marina militare italiana. Lo fa sapere il comando centrale Usa su X, aggiungendo che la cerimonia si è svolta nel quartier generale delle Forze marittime combinate. I due capitani, David Coles, al comando da novembre, e Roberto Messina hanno fatto il passaggio di consegne.

 

07:15

Israele riapre valico di Erez per gli aiuti

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la riapertura del valico di Erez, che separa Israele dal nord della Striscia di Gaza, per la prima volta dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre. La riapertura, ha annunciato il governo israeliano, ha l'obiettivo di consentire l'ingresso di più aiuti umanitari. Per agevolare la consegna di beni di prima necessità Tel Aviv ha poi fatto sapere che ha approvato anche l'uso del porto di Ashdod. 

«L'aumento degli aiuti eviterà una crisi umanitaria ed è necessario per garantire la continuazione dei combattimenti e per raggiungere gli obiettivi della guerra», ha dichiarato Tel Aviv. La portavoce del Consiglio di sicurezza della Casa Bianca ha accolto con favore l'annuncio, chiedendo che il piano venga attuato «pienamente e rapidamente».

La decisione è arrivata dopo la chiamata tesa tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Usa Joe Biden, che ha condizionato il futuro sostegno degli Stati Uniti a Israele all'adozione di azioni concrete per proteggere i civili e gli operatori umanitari. 

I toni di Biden sono diventati più duri a seguito dell'uccisione dei sette operatori umanitari della ong World Central Kitchen, morti in un raid israeliano appena dopo aver distribuito i pasti ai civili. Un attacco definito da Israele «un grave errore».

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