Il mondo ha gli occhi puntati sull’escalation israelo-palestinese che ha portato a centinaia di morti e feriti da entrambe le parti. Sabato mattina intorno alle 7 Hamas ha avviato contro Israele l’operazione «Diluvio al-Aqsa», con il lancio di 5 mila razzi e incursioni di guerriglieri a Sderot, nel sud di Israele. L’attacco è stato rivendicato dal capo di Hamas, Mohammad Deif, mentre Israele ha reagito con un attacco aereo massiccio su Gaza.


18:01 – Tra le vittime straniere, oltre a quelle statunitensi c’è anche una donna francese. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Parigi.


18:00 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha esortato Israele e il movimento armato palestinese Hamas a «sostenere la pace» e a risparmiare i civili mentre la guerra infuria dentro e intorno a Gaza. Lo riporta Le Figaro.


17:25 – L’ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato che il primo ministro Netanyahu sta parlando con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a seguito della precedente discussione di sabato sera. Secondo la dichiarazione, Biden «ha ribadito il suo incrollabile sostegno allo Stato di Israele». Lo riporta Haaretz.


17:23 – Israele non sta «conducendo alcun negoziato con Hamas tramite l'Egitto». Lo riporta, citando una fonte ufficiale, il sito di Times of Israel riferendosi alle notizie circolate in questo senso. Altre fonti ufficiali hanno detto al sito che «per ora stiamo combattendo i terroristi che sono sul suolo israeliano. Non siamo coinvolti fino ad ora in alcuna conversazione, in alcun negoziato sugli ostaggi». Il governo ha ufficialmente confermato in almeno 100 il numero degli ostaggi a Gaza, anche se alcuni media parlano di 170. Alcune fonti egiziane invece hanno riferito all’agenzia Nova che il Cairo «continua i suoi sforzi per liberare gli ostaggi israeliani a Gaza che necessitano di cure mediche, soprattutto anziani e bambini».


16:35 – Secondo le autorità di Gaza le vittime della ritorsione israeliana dopo l’attacco di Hamas sono salite a 313.


16:19 – L’Iran sostiene la «legittima difesa della nazione palestinese». Lo ha ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi. «Il regime sionista e i suoi sostenitori sono responsabili dell'instabilità nella regione», ha dichiarato Raisi, come riporta l'agenzia di stampa Tasnim. Le dichiarazioni di Raisi arrivano dopo che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che non c’erano prove che suggerissero che l’Iran fosse dietro eventuali attacchi in Israele, nonostante i legami di lunga data tra Hamas e Teheran.


16:06 – «Abbiamo notizie di diversi americani che sono stati uccisi e risultano dispersi» in Israele durante l’attacco di Hamas e «stiamo lavorando oltremodo per verificarlo», ha detto alla Cnn il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che ha poi dato una prima analisi di quanto sta accadendo. «Interrompere una potenziale normalizzazione dei legami tra Israele e Arabia Saudita potrebbe certamente essere parte della motivazione dell'ultimo attacco contro Israele da parte di Hamas». E ha detto che non ci sono prove di coinvolgimenti dell’Iran.


15:37 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, comunica Palazzo Chigi, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Premier dello Stato d’Israele Benjamin Netanyahu: «Meloni ha ribadito la piena solidarietà del Governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L'Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento».


15:34 – Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra del Paese e che si possono intraprendere «attività militari significative». Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Il passaggio del Gabinetto di sicurezza è necessario in base alle leggi israeliane secondo cui non si può andare in guerra senza una decisione del governo.


14.00 – Il ministero della Sanità di Gaza ha fatto sapere che in un attacco di Israele questa mattina è stato ucciso Ayman Younis. Secondo le fonti, si tratta di uno dei leader di Hamas nella Striscia. Il corpo di Younis - ha spiegato il ministero citato da fonti locali - è stato trovato sotto le macerie dell'abitazione in cui si trovava a fine mattinata.


13:51 – Almeno 500 israeliani sono stati uccisi ieri, riferisce il ministero della salute israeliano, per Channel 13 e Haaretz almeno 600 e 2.048 sono stati feriti, 19 dei quali in condizioni critiche, 330 in gravi condizioni e 396 in condizioni moderatamente gravi. Decine di israeliani, tra cui soldati, civili, donne, anziani e bambini, sono stati rapiti e sono detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.


12:46 – Papa Francesco, al termine dell'Angelus in Piazza San Pietro, ha fatto un appello per la pace: «Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte, alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta, ogni guerra è una sconfitta».


12:43 – In Israele sarebbero ancora presenti «due cellule dormienti» di Hamas pronte ad entrare in azione se i militari israeliani entreranno nella striscia di Gaza per un'operazione di terra.

È quanto si legge in un report di fonti qualificate dal quale emerge anche che l'invasione di alcune zone della Striscia da parte di Tel Aviv è uno scenario che viene dato per scontato. Quanto in profondità andrà invece l'operazione, sottolineano ancora le fonti, dipenderà dall'entità delle perdite provocate dall'attacco di Hamas


11:09 – Secondo il Wall Street Journal, Israele ha chiesto all'Egitto fare da mediatore in un negoziato per garantire il rilascio degli israeliani attualmente tenuti prigionieri dagli infiltrati di Hamas. Secondo quanto riferito, funzionari egiziani e un alto funzionario di Hamas hanno informato il Wall Street Journal che un certo numero di militanti di Hamas che avevano preso ostaggi non sono raggiungibili e che anche i civili hanno catturato persone, rendendo difficile contare il numero esatto di israeliani detenuti.


10:27 – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dimostrato grande preoccupazione: «Cercheremo di fare in modo che si arrivi a una descalation» ha detto in collegamento con Omnibus su La7. Il titolare della Farnesina ha ricordato che andrà in missione in Egitto l’11 e il 12 e ha auspicato che il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e l’Arabia saudita «possano svolgere un ruolo di facilitatori» in un eventuale negoziato tra Israele e Hamas. «Sperando che - ha aggiunto - questi attacchi non allontanino l'Arabia saudita da Israele».


10:25 – Da parte israeliana sono più di 350 le persone morte, tra cui 30 militari, oltre 1800 quelle che sono rimaste ferite, tra cui alcuni in modo grave. Il bilancio dei morti di Gaza è di 256 vittime, 20 minori. Il bilancio dei feriti è di circa 1.800.


10:24 – La Cina è «profondamente preoccupata» per l’escalation «di tensione e violenza tra Israele e Palestina» e chiede a tutte le parti coinvolte di «esercitare calma e moderazione, di cessare il fuoco immediatamente, di proteggere la popolazione civile e di evitare un ulteriore deterioramento della situazione».

Lo si legge in un comunicato diramato oggi dal ministero degli Esteri di Pechino. Secondo la Cina, le violenze delle ultime ore «dimostrano pienamente che la lunga stagnazione del processo di pace è insostenibile».

«La via d’uscita al conflitto israelo-palestinese sta nell'attuazione della soluzione a due Stati e nella nascita di uno Stato palestinese indipendente», afferma la diplomazia cinese, invitando la comunità internazionale a «promuovere quanto prima la ripresa dei colloqui di pace tra Israele e Palestina». «La Cina continuerà a compiere sforzi senza sosta a questo fine», conclude il ministero.

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