Anche a quattro giorni dal terribile attacco alla Crocus City Hall in periferia di Mosca in cui sono morte oltre cento persone e ne sono rimaste ferite un numero perfino superiore, le autorità russe non accennano a a riconoscere che l’attentato sia stato opera dell’Isis-Khorasan, che per altro ha rivendicato l’operazione.

Per la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, «una serie di fattori indicano direttamente e indirettamente il coinvolgimento delle autorità statunitensi nella sponsorizzazione del terrorismo ucraino». 

«Dopo l'attentato al Crocus City Hall, gli Stati Uniti cercano di salvare l'Ucraina citando lo Stato Islamico e di coprire se stessi e il regime di Zelensky da loro creato» ha scritto la portavoce in un articolo. «Gli ingegneri politici americani si sono messi all'angolo con la loro storia che l'attacco al municipio di Crocus è stato compiuto dal gruppo terroristico dell'Isis. Da qui il quotidiano salvataggio da parte di Washington dei suoi reparti a Kiev e il tentativo di coprire se stessi e il regime di Zelensky che hanno creato con lo spauracchio dell'Isis fuorilegge».

Sul campo

La tensione tra Mosca e Kiev è dunque, se possibile, aumentata ulteriormente, e nelle ultime ore sono aumentati gli attacchi sul campo di entrambe le parti. Quasi una dozzina di persone sono rimaste ferite in un attacco russo sul sud dell'Ucraina, mentre un incendio è scoppiato in una grande centrale elettrica russa dopo un attacco di droni ucraini sull'area. Kiev ha riferito che i droni russi hanno colpito le regioni meridionali di Mykolaiv e Odessa.

Durante la notte sono proseguiti gli attacchi mirati su impianti energetici dietro le linee del fronte. Circa undici persone sono rimaste ferite soltanto a Mykolaiv dopo un attacco di droni russi. In Russia, un incendio è scoppiato in una centrale elettrica nella regione meridionale di Rostov.

Le forze russe da parte loro hanno colpito anche tre comunità nel territorio del Sumy nordorientale dell'Ucraina in dodici attacchi separati nel corso della giornata. Nella regione sono state segnalate almeno 50 esplosioni nelle ultime 24 ore. Sono state prese di mira le comunità di Bilopillia, Krasnopillia e Velyka Pysarivka.

Rischio terrorismo

Esperti occidentali della lotta al terrorismo temono che gli attentati sferrati contro Iran e Russia dall'Isis-Khorasan possano imbaldanzire lo Stato islamico e indurlo a intensificare gli sforzi per colpire i paesi europei. Tra i principali bersagli figurerebbero Francia, Belgio, Regno Unito e altri paesi che hanno già dovuto affrontare la minaccia del terrorismo di matrice islamica negli ultimi anni.

Lo scrive New York Times, che menziona un rapporto pubblicato lo scorso gennaio dalle Nazioni Unite, in cui la Turchia viene descritta come centro logistico e finanziario per le operazioni dell'Isis-K in Europa. Il rapporto dell'Onu afferma che «alcuni individui originari del Caucaso settentrionale e dell'Asia centrale che viaggiano dall'Afghanistan o dall'Ucraina verso l'Europa rappresentano un'opportunità per l'Isis-K, che cerca di proiettare attacchi violenti nell'Occidente».

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