Dal 28 giugno tutta Italia in zona bianca e senza obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale all’aperto (tranne in Campania, dopo l’ordinanza di De Luca). Ma i contagi da variante Delta preoccupano. Brusaferro (Iss): «Se i numeri peggiorano saremo costretti a rimetterle». Gli esperti: «In vacanza solo dopo il richiamo». Discoteche aperte dal 3 o dal 10 luglio. Ma 2,7 milioni di over 60 aspettano ancora la loro prima dose
Per la prima volta da quando esiste la classificazione in quattro colori per il Covid-19, da domani – lunedì 28 giugno 2021 – tutta Italia sarà in zona bianca. Il buon andamento degli indicatori della pandemia, anche grazie alla campagna di vaccinazione, hanno permesso infatti al governo di riaprire tutto il paese, inserendo ogni regione (compresa la Valle d’Aosta, unica a essere ancora in giallo fino a oggi) nella fascia con minori restrizioni, che prevede anche l’annullamento del coprifuoco. Ma non è l’unica novità della settimana che sta per aprirsi: sempre da lunedì, infatti, cadrà l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto.
La decisione è stata presa dall’esecutivo su indicazione del Comitato tecnico scientifico e, senza dubbio, rappresenta un grande passo avanti per molti cittadini che ormai dallo scorso ottobre non possono uscire da casa senza indossare un dispositivo di protezione individuale. Tuttavia, la crescente diffusione della variante Delta non permette di abbassare la guardia. E lo stesso presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in un’intervista a Repubblica ha detto chiaramente che se i contagi torneranno ad aumentare «saremo costretti a rimetterle».
Nel frattempo, arrivano nuovi appelli sulle vacanze estive: mentre 2,7 milioni di over 60 non hanno ancora ricevuto la loro prima dose di vaccino, gli esperti consigliano di partire solo dopo aver ricevuto anche il richiamo. Mentre si discute sulla data (3 o 10 luglio) in cui anche le discoteche verranno riaperte, solo in zona bianca e al 50 per cento di capienza, per chi ha già il Green pass.
Le nuove regole sulle mascherine
Essere in zona bianca non è l’unico requisito necessario per poter non indossare la mascherina all’aperto: il governo raccomanda infatti di privarsene solo nelle situazioni in cui è possibile mantenere il distanziamento fisico tra le persone. Allo stesso tempo, sarà sempre necessario portare con sé la mascherina, per indossarla quando necessario all’aperto e sempre all’interno dei negozi. Al ristorante, rimane invariata la regola di non indossarla solo mentre si è seduti al tavolo.
C’è una regione però che ha deciso di mantenere più alto il livello della cautela: è la Campania, con il governatore Vincenzo De Luca che ha firmato un’ordinanza che prevede l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, oltre al divieto di vendita di alcolici e superalcolici per l’asporto dopo le 22 e di consumare cibi e bevande davanti ai locali per non creare assembramenti.
Brusaferro: «Obbligo potrà essere reintrodotto»
«I sistemi di monitoraggio – ha spiegato Brusaferro – guardano incidenza, trasmissibilità e cioè l’Rt e circolazione delle varianti. I primi due soprattutto sono indicatori di come si muove l’epidemia. Il report di venerdì scorso ci ha detto che per ora la situazione permette di toglierle. Abbiamo solo 11 casi per 100mila abitanti in sette giorni a livello nazionale». Tuttavia, ha precisato il presidente dell’Iss, «il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure».
La preoccupazione principale rimane infatti la variante Delta: «I casi in Italia decrescono in assoluto ma quelli sostenuti dalla variante Delta stanno salendo. La variante è temibile per la sua maggiore trasmissibilità, che ne facilita la diffusione soprattutto laddove ci sono fasce di popolazione non immunizzate; anche da noi sta provocando focolai. Per queste caratteristiche i modelli europei dicono che diventerà dominante durante l’estate».
Cosa si può fare in zona bianca
Le regole in vigore nell’area con minori restrizioni sono il divieto di assembramento e l’obbligo di distanziamento interpersonale. Eliminato il coprifuoco, cadono i limiti di presenza ai tavoli dei ristoranti all'aperto (con distanziamento obbligatorio di un metro tra i vari commensali), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone, salvo che siano tutti conviventi.
Consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio. Aperte anche sale giochi e piscine al chiuso.
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