Dopo aver colpito diversi paesi, il ceppo indiano del coronavirus – caratterizzato da maggiore trasmissibilità e dalla capacità di eludere parzialmente la risposta immunitaria – minaccia anche il nostro. Gli studi dicono che diventerà dominante durante l’estate. Ecco finora dove è stata rilevata
La variante Delta del Covid-19 spaventa sempre di più. Dopo aver messo in ginocchio paesi come il Regno Unito, la Russia, il Portogallo, la Tunisia, il Bangladesh e in misura minore Israele, Sudafrica e Australia, il ceppo indiano del coronavirus minaccia anche l’Italia che, faticosamente e dopo restrizioni durate mesi, si affaccia alla prima settimana in zona bianca e senza mascherine all’aperto.
A rendere particolarmente pericolosa questa mutazione del virus è la sua maggiore trasmissibilità e la sua capacità di eludere parzialmente la risposta immunitaria, come precisato nell’ultimo monitoraggio settimanale redatto da Iss e ministero della Salute. Per questo motivo recentemente il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha avvertito: «Una sola dose di vaccino non copre adeguatamente» da questa variante.
L’attenzione, dunque, è molto alta: è in quest’ottica che gli esperti hanno fortemente consigliato agli italiani di andare in vacanza solo dopo aver ricevuto anche la seconda dose del vaccino. Anche perché gli studi europei dicono che la variante Delta diventerà dominante durante l’estate. Con il rischio che, nonostante la bella stagione, alcune parti del nostro paese vengano reinserite in zone di colore diverso dal bianco, finanche il rosso.
I principali focolai in Italia
Secondo l’Iss, in Italia la variante Delta è in aumento al 16,8 per cento, anche se la più diffusa resta ancora la variante Alfa (74,92 per cento). Finora, il sequenziamento dei tamponi ha permesso di individuare la presenza dell’ex variante indiana in molte regioni.
In Friuli, nella settimana dal 12 al 21 giugno sono stati tracciati 25 casi di variante Delta, mentre in Veneto i focolai sono molto isolati e riguardano soprattutto il trevigiano. In Piemonte è stato accertato un focolaio nel santuario di San Giovanni d'Andorno, nel Biellese: due persone sono risultate positive dopo una cena. Curiosità: una delle due persone era già vaccinata, con entrambe le dosi. Da inizio maggio a oggi la regione ha individuato otto casi di variante Delta, nelle province di Cuneo, Novara e Biella, oltre che a Torino.
In Campania, sono in tutto 83 i casi registrati nei comuni dell'Asl Napoli 3 Sud. A Torre del Greco ci sono 27 contagiati dalla Delta, mentre ad Agerola ci sono stati una decina di casi all’interno di una palestra. In Lombardia la diffusione dell’ex variante indiana è stimata intorno al 3,2 per cento. Un piccolo focolaio, con 25 positivi, è stato riscontrato tra Piacenza e Cremona, all’interno di due aziende del polo logistico piacentino, mentre altre tre persone sono state contagiate a Maleo, piccolo comune nel Lodigiano.
Nelle Marche sono stati rilevati tre casi di donne, provenienti da Fermo e Senigallia, positive alla variante Delta, mentre l’Abruzzo ne conta almeno cinque tra Teramo e Chieti. In Sardegna, infine, si contano 15 casi nel Sassarese, originatisi in gran parte fra Trinità d'Agultu (sotto coprifuoco fino al 1° luglio) e l'Isola Rossa, dove si è sviluppato un focolaio all'interno della troupe Disney impegnata nelle riprese del remake della Sirenetta, con contagi anche all’interno della popolazione residente.
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