«Questa crisi umanitaria non è un disastro naturale, non è un’alluvione, non è un terremoto, è causata dall’uomo», ha dichiarato ieri Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, alle Nazioni Unite a New York. Borrell ha criticato la difficoltà di far entrare aiuti nella Striscia. I negoziati sono ancora in corso e Hamas smentisce le indiscrezioni secondo cui si sarebbe vicini a un accordo sulla proposta statunitense modificata per un cessate il fuoco a Gaza. La nave dell’ong spagnola Open Arms, salpata ieri da Cipro 200 tonnellate di aiuti per Gaza, è in viaggio e dovrebbe raggiungere la Striscia in due o tre giorni di navigazione.

PUNTI CHIAVE

18:18

È pronta a salpare da Cipro la seconda nave umanitaria per Gaza

16:32

Netanyahu: l'operazione a Rafah è necessaria

15:37

Hamas chiede ai palestinesi in Cisgiordania di marciare sulla Spianata

17:49

Gallant lascia intendere che presto ci sarà un'operazione a Rafah

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, durante la sua visita a Gaza City, ha rilasciato alcune dichiarazioni che lasciano intendere che Israele lancerà presto un'operazione di terra a Rafah, la città nel sud di Gaza che ospita oltre un milione di civili palestinesi sfollati e affamati.

«Qui si sta svolgendo un lavoro straordinario, sopra e sotto terra, le forze arrivano ovunque e la conclusione è che a Gaza non esiste un posto sicuro per i terroristi», ha detto il ministro. «Anche chi pensa che stiamo ritardando vedrà presto che raggiungeremo tutti», ha aggiunto, riferendosi a quello che Israele indica come «l'ultima roccaforte di Hamas», ovvero Rafah. 

«Assicureremo alla giustizia chiunque sia stato coinvolto nel 7 ottobre: ​​o lo elimineremo o lo porteremo davanti a un processo in Israele. Non esiste un posto sicuro, né qui, né fuori Gaza, né da nessuna parte in Medio Oriente: porteremo tutti al loro posto», ribadisce Gallant. Il ministro chiude il suo discorso facendo riferimento al nuovo corridoio marittimo attivato per portare gli aiuti a Gaza, che consentirà all'assistenza umanitaria di raggiungere «i cittadini e non Hamas», specifica. 

17:10

Bloomberg: il Regno Unito interrompe il lancio di aiuti a Gaza

Il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, ha deciso di interrompe i lanci aerei di aiuti su Gaza, per paura di colpire i civili. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine alla Difesa inglese. La decisione arriverebbe dopo l'incidente mortale della scorsa settimana, quando un paracadute difettoso non si è aperto correttamente e un pacco di aiuti è caduto su una folla, uccidendo cinque palestinesi e causando diversi feriti. 

16:40

Il Qatar si unisce al corridoio marittimo per fornire aiuti a Gaza

«Ho accolto con favore l'adesione del Qatar al Corridoio marittimo per fornire aiuti umanitari cruciali a Gaza. Abbiamo anche parlato degli sforzi volti a garantire il rilascio degli ostaggi e a istituire una pausa umanitaria tanto necessaria». Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

16:32

Netanyahu: l'operazione a Rafah è necessaria

L'operazione dell'Idf a Rafah è «necessaria per raggiungere gli obiettivi di guerra di Israele contro Hamas», ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu al suo omologo olandese Mark Rutte durante il loro incontro a Gerusalemme, il quarto dall'inizio della guerra. Netanyahu ha inoltre ribadito che respinge l'idea del riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese, sostenendo che sarebbe visto da Hamas «come una vittoria».

Il premier ha poi ringraziato Rutte per aver sospeso gli aiuti all'Unrwa e ha affermato che Israele si impegnerà a sostituire l'agenzia con altre organizzazioni. In ultimo, durante l'incontro Netanyahu ha chiesto ai Paesi Bassi di unirsi al corridoio marittimo umanitario aperto tra Gaza e Cipro.

16:03

Rafah, colpito un magazzino di aiuti dell'Unrwa

L’ agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che uno dei suoi depositi di aiuti nella Striscia di Gaza è stato «colpito» e che nell'attacco sono rimaste ferite decine di persone.

«Non abbiamo ancora maggiori informazioni su cosa sia successo esattamente né sul numero del personale dell'Unrwa coinvolto», ha detto Jouliette Touma, portavoce dell'agenzia. «L’Unrwa utilizza questa struttura per distribuire cibo di cui hanno tanto bisogno e altri beni salvavita agli sfollati nel sud di Gaza», ha chiarito Touma.

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, guidato da Hamas , ha detto che quattro persone sarebbero rimaste uccise nel bombardamento del magazzino.

15:37

Hamas chiede ai palestinesi in Cisgiordania di marciare sulla Spianata

Hamas ha chiesto ai palestinesi della Cisgiordania di marciare verso la Spianata delle Moschee a Gerusalemme per «spezzare le catene dell'occupazione e del suo assedio».

In un post su Telegram, facendo riferimento ai palestinesi uccisi oggi da Israele in vari episodi, il gruppo islamico ha salutato, nel terzo giorno del sacro Ramadan, «i martiri» di Gerusalemme, Jenin e Betlemme, e ha commentato con favore «l'eroico accoltellamento» del ragazzo 15enne che ha lasciato feriti due militari israeliani. «È una jihad di vittoria o di martirio», conclude il messaggio.

15:07

Cipro: il corridoio marittimo utilizzerà il molo Usa per consegnare gli aiuti

Il ministro degli Esteri di Cipro, Costantinos Kombos, ha risposto ai dubbi presentati dal portavoce di Hamas Salama Marouf riguardo l'invio di aiuti via mare, affermando che il progetto Usa per la costruzione di un molo a Gaza sarà inserito nel corridoio marittimo Cipro-Gaza attualmente in funzione, per permettere agli aiuti umanitari di essere consegnati direttamente nei territori della Striscia. Il ministro ha quindi precisato che, sebbene si  tratti di due iniziative separate, tutte le navi partiranno dal porto di Larnaca, dove gli aiuti verranno raccolti e ispezionati dai funzionari doganali ciprioti assieme al personale israeliano, che fungerà da osservatore e garantirà l'integrità del processo, e arriveranno infine al molo per lo scarico. 

Secondo il ministro, avere un punto di partenza unico è necessario per risolvere le preoccupazioni di sicurezza degli israeliani riguardo le ispezioni di tutti i carichi e per garantire che sulle navi non venga caricato nulla che Hamas possa usare contro le truppe israeliane.

Kombos ha aggiunto che nel corso delle prossime settimane, tutti gli aiuti che arriveranno nell'enclave verranno distribuiti tramite l'organizzazione benefica statunitense World Central Kitchen che opera nei territori palestinesi. Le autorità cipriote si stanno però impegnando per cercare di espandere le reti sul campo a Gaza, includendo anche agenzie delle Nazioni Unite, come il Programma alimentare mondiale (Pam).

14:19

Hamas: gli aiuti per via marittima sono inadeguati

Hamas ha affermato che l'invio della nave umanitaria dal porto di Cipro non costituisce una risposta adeguata ai 2,4 milioni di persone bisognose di aiuto. «Secondo quanto annunciato, il carico della nave non supera quello di uno o due camion, e ci vorranno giorni per arrivare», ha detto in un comunicato Salama Marouf, portavoce dell'ufficio stampa del governo guidato da Hamas.

Marouf sostiene che diverse domande logistiche sull'operazione sono rimaste senza risposta e che ci sono ancora dubbi circa le ispezioni dell'esercito israeliano sui carichi. «Non si sa ancora dove attraccherà e come raggiungerà le coste di Gaza» ha affermato. Il portavoce ha quindi sottolineato che un corridoio di aiuti marittimi è molto meno efficiente delle rotte terrestri e ha chiesto che vengano fatte pressioni internazionali su Israele affinché consenta ai camion di attraversare i suoi valichi di frontiera.

13:22

Ministero della Sanità a Gaza: 88 palestinesi uccisi in 24 ore

Secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, 88 palestinesi sono stati uccisi e 135 feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Ammonta quindi a 31.272 il bilancio totale dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre e a 73.024 quello dei feriti. I dati del ministero non fanno distinzione tra civili e combattenti.

12:36

l'Idf uccide un 13enne palestinese in Cisgiordania, indagato l'agente che ha sparato

Un ragazzo di 13 anni palestinese è stato ucciso dai colpi sparati dalle forze di polizia israeliane durante alcuni scontri che si sono verificati la scorsa notte nel campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme Est. La polizia di frontiera israeliana spiega in un comunicato che per la seconda notte consecutiva sono scoppiati disordini violenti nel campo, che hanno costretto l'intervento delle forze armate. Un agente avrebbe quindi sparato un solo colpo diretto contro un sospetto «che ha messo in pericolo le forze armate mentre sparava fuochi d’artificio aerei nella loro direzione», uccidendolo.

La radio pubblica Kan ha riferito che è stata aperta un'inchiesta nei confronti del poliziotto che ha sparato al ragazzo. Stamattina l'agente sarebbe stato convocato negli uffici del Dipartimento per le Investigazioni della Polizia Interna (Dipi), l'unità incaricata di condurre indagini nei confronti di agenti di polizia coinvolti in incidenti particolarmente gravi.

Il ministro israeliano della Sicurezza Itamar Ben Gvir ha raggiunto gli uffici del Dipi per sostenere l'intervento della polizia: «Questo è esattamente il modo in cui dovresti agire contro i terroristi: con determinazione e precisione», ha affermato rivolgendosi allo stesso agente. Ben Gvir ha più volte criticato l'operato del Dipi, che secondo lui sta «distruggendo la deterrenza israeliana» e «danneggiando gli agenti di polizia da combattimento».

11:58

Cisgiordania, 15enne palestinese aggredisce due militari. Ucciso dalle forze israeliane

Un ragazzo palestinese di 15 anni ha aggredito con un coltello i militari dell'Idf impegnati in un posto di blocco a al Nafaq, a sud di Gerusalemme, ferendo due agenti. Le truppe israeliane hanno quindi aperto il fuoco contro il ragazzo per neutralizzarlo, uccidendolo. «Il terrorista è stato neutralizzato da un soldato dell'Idf e da una guardia di sicurezza civile che gli hanno sparato, e in seguito è stato dichiarato morto», ha dichiarato la polizia.

11:31

Consegnati al nord di Gaza aiuti per 25mia persone

Le Nazioni Unite hanno sperimentato per la prima volta questa notte una nuova rotta di terra per consegnare aiuti alla popolazione di Gaza City. La rotta, riservata all'esercito israeliano, prevede l'ingresso dei camion dal nord della Striscia, e ha come obiettivo quello di «impedire che Hamas si impossessi degli aiuti».

L'esercito israeliano ha confermato che sei camion carichi di aiuti del World Food Programme hanno attraversato la barriera difensiva da nord dell'enclave palestinese e sono riusciti a consegnare aiuti alimentari per 25mila persone. I consueti controlli di sicurezza sui camion sono stati effettuati al valico di Kerem Shalom, nel sud della Striscia di Gaza, prima che questi si dirigessero verso nord.

10:53

La Germania si unisce al lancio di aiuti aerei a Gaza

Questa mattina la Germania ha annunciato che si unirà all'operazione attivata dalla Giordania, con la partecipazione di numerosi paesi, per inviare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza tramite un ponte aereo.  Il ministero della Difesa tedesco schiererà quindi una squadra equipaggiata con due aeri da trasporto C-130J Hercules, ciascuno in grado di caricare fino a 18 tonnellate tra generi alimentari e medicinali, che verranno poi paracadutati nella Striscia. L'operazione potrebbe iniziare già alla fine di questa settimana.

Alla luce dell'incidente mortale dell'8 marzo, avvenuto proprio durante il lancio aereo di un pacco di aiuti, il ministro della Difesa Boris Pistorius ha dichiarato che i lanci non sono privi di pericoli, ma che «gli equipaggi responsabili sono addestrati per le procedure pertinenti e hanno molta esperienza».

10:34

Un drone colpisce un auto nel sud del Libano, morto un combattente di Hamas e un civile siriano

Diversi media libanesi riportano la notizia di un presunto attacco di droni israeliani vicino alla città di Tiro, nel sud del Libano. L'attacco, avvenuto appena fuori dal campo palestinese di Rashidieh, ha colpito un auto, uccidendo due persone. Lo scrive Reuters citando tre fonti della sicurezza libanese.

Hamas ha confermato che il passeggero nell'auto rimasto ucciso è Hadi Mustafa, membro combattente del gruppo palestinese. La seconda persona dichiarata morta sarebbe invece un civile siriano, rimasto coinvolto nell'incidente mentre passava affianco all'auto con la sua motocicletta.

10:27

Aspides, fregata greca apre il fuoco contro due droni

Una nave militare greca, attiva nell'ambito della missione Aspides lanciata dall'Unione europea per proteggere le navi mercantili dagli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen, ha sparato contro due droni nel Mar Rosso, respingendoli.

09:05

Israele e Hamas non sono vicini a un accordo

La giornata di martedì si è conclusa con prospettive deboli per un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco. Un funzionario del Qatar, che ha preso parte alla mediazione, ha affermato che le due parti non erano vicine a un accordo, perché Hamas ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco permanente, riferisce il New York Times. La notizia è stata confermata dal portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, che ha affermato: «Non siamo vicini a un accordo, il che significa che non vediamo entrambe le parti convergere su un linguaggio che possa risolvere gli attuali disaccordi».

Un accordo non è quindi imminente, nonostante gli sforzi per raggiungere una tregua prima dell'inizio del Ramadan. Al-Ansari ha poi evidenziato come la situazione a Gaza sia «molto complicata».

08:17

Camion umanitari entrano nel nord di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato l'ingresso di sei camion di aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza, ispezionati da Tel Aviv. Israele lo definisce un progetto pilota per fornire aiuti nell'area, dove la popolazione è a rischio carestia. 

08:08

Nave italiana ha abbattuto due droni Houthi

Il cacciatorpediniere italiano Caio Duilio ha abbattuto ieri due droni nel Mar Rosso, «in attuazione del principio di autodifesa», ha detto il ministero della Difesa. La nave ha agito nell’ambito della missione Ue Aspides per tutelare la libertà di navigazione nel mar Rosso dagli attacchi degli Houthi, il gruppo ribelle filoiraniano.

Poche ore dopo l’operazione italiana, un portavoce degli Houthi ha detto che «l’abbattimento di nostri droni da parte della marina militare italiana costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele». Il funzionario ha però precisato che, al momento, l’Italia non costituisce un obiettivo diretto per il gruppo yemenita.

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