La notizia eclatante dell’avvicendamento tra Šojgu e Belousov al vertice del ministero della Difesa russo rientra in una logica di «cambiamento nella stabilità». Più che di siluramento si potrebbe parlare di un declassamento di Šojgu, nella strategia ventennale con cui il presidente è solito premiare, sanzionare e controllare anche le persone più leali