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Da Pasolini a Giovanni Sartori, i comizi d’amore di Bologna per il calcio

Sessant’anni dopo l’unica volta, i rossoblù si sono qualificati per la Coppa dei Campioni. È cambiata la città, sono cambiate le sue canzoni, sono cambiati i suoi idoli. L’uomo che ha costruito questo terzo posto inatteso è lo stesso che aveva portato in Europa il Chievo e l’Atalanta. Un signore che sembra un personaggio di Pupi Avati, un timido che alla conferenza stampa si è scritto il discorso per dire che ci sarebbero voluti due anni prima di raccogliere i risultati. Invece si è anticipato

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