- Parla Renzo Savini, il dirigente che con Albertina Soliani si è astenuto sulla rielezione di Pagliarulo, il presidente dell’associazione dei partigiani: «Nella mia città abbiamo detto no alle armi a Kiev ma non abbiamo parlato di Nato, è un tema divisivo».
- Ora spiega che contro l'Anpi prevalgono «gli attacchi beceri di chi non ha mai digerito la storia della Resistenza».
- E sui vecchi post di Pagliarulo, riemersi in questi giorni, transeat: «Era un altro contesto, comunque cercare le cause remote del conflitto è giusto».
Si definisce «gramsciano» ma spiega che l’Anpi «non è un partito politico» e, soprattutto, che alla vigilia del 25 aprile non vuole «fare nessuna polemica, questo è il momento della celebrazione della Liberazione» ovvero «il momento dell’unità». Renzo Savini è il presidente dell’Anpi di Ravenna. Con Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi, si è astenuto sull’elezione di Gianfranco Pagliarulo a presidente. Ora spiega che contro l'Anpi prevalgono «gli attacchi beceri di chi non ha mai



