Sport

Chiamiamo le cose con il loro nome: anche l’inerzia del Coni

Non è “raptus”, ma sessismo: le parole con cui il calcio si assolve

Sul caso degli insulti sessisti di Folorunsho ha prevalso la narrazione patriarcale che trasforma la ferocia in foga competitiva, l’offesa in folklore. La rimozione del procuratore che ha chiesto il deferimento del presidente della Federazione sport invernali paralimpici Tavian, accusato dai dipendenti di decenni di vessazioni e minacce, è la prova che nella giustizia sportiva qualcosa non funziona

Sport e salute mentale

Araújo e non solo: non chiamatelo coraggio, è libertà di mostrarsi fragili per fortificarsi

Il gesto dirompente della ginnasta Simone Biles, che ha indirizzato milioni di persone a non isolarsi, a Tokyo 2021. Le decisioni di Michela Moioli (snowboard cross) e della campionessa di biathlon Lisa Vittozzi. Il caso limite del nuotatore ungherese Kristóf Milàk. E la scelta recente del capitano del Barcellona. Nello sport ad alto livello il benessere psicologico è finalmente considerato al pari di quello fisico. Ma è giusto definire “coraggioso” mostrare le proprie fragilità?

Il racconto

Lo scontro tra club e tifosi incendia il mondo Celtic, ma spegne lo stadio

La Green Brigade, principale gruppo organizzato degli Hoops, è stata bandita dal Celtic Park, in un braccio di ferro con la dirigenza. Il board vuole più sicurezza dentro l’impianto e meno irrequietezza da parte del settore più caldo, ma per gli ultras è un tentativo di repressione e censura