Disse: «Siamo ai confini del mondo, viviamo prigionieri, siamo in fondo all’abiezione, non abbiamo acqua, nelle case, né fognature per liberarci dalle nostre stesse miserie, né strade per camminare. E non abbiamo nemmeno amore per noi stessi, riconoscenza, rispetto, quella forza terribile e collettiva che la disperazione riesce a volte a suscitare nell’animo della gente...»