In dodici città (di cui tre italiane) tra il 23 giugno e il 2 luglio sono morte 2.300 persone per il caldo. Tra queste (ed è il dato scientificamente e politicamente più rilevante) 1.500 decessi sono attribuibili direttamente al cambiamento climatico, persone che in un clima normale, non alterato dai gas serra, sarebbero sopravvissute
Appena passata l’emergenza caldo (per ora), nel dibattito pubblico italiano sono arrivate le chiacchiere sul caldo: il caldo è di destra? È come il Covid? E il freddo allora, come la mettiamo col freddo? Per fortuna, però, sono anche arrivati i primi dati sul costo in termini di vite umane dell’ondata di calore che ha colpito l’Europa tra la fine di giugno e l’inizio di luglio di questa estate, quindi mentre i gradi parzialmente scendono (e ci si ripara dagli eventi estremi) si può tornare a par



