- La macchina dei negoziati sul clima è partita, con l’obiettivo di salvare il clima e anche un po’ sé stessa. La Cop26 di Glasgow è l’ultima chiamata per questo modello di governance.
- I paesi responsabili per l’80 per cento delle emissioni hanno finalmente riconosciuto l’obiettivo unico del contenimento per l’aumento delle temperature a 1,5° C, archiviando l’ambiguità dell’accordo di Parigi, che ballava tra 1,5° C e 2° C.
- L’agenda Draghi per il clima globale sono le partnership tra pubblico e privato, per trasformare i miliardi faticosamente in questi anni in migliaia di miliardi, grazie al lavoro delle banche multilaterali di sviluppo, come la Banca mondiale.
La macchina dei negoziati sul clima è partita, con l’obiettivo di salvare il clima e anche un po’ sé stessa. La Cop26 di Glasgow è l’ultima chiamata per questo modello di governance, fatto di grandi conferenze cicliche che producono lenti, piccoli miglioramenti incrementali, con la politica delle correzioni di rotta raccontate come nuovi modelli di sviluppo. Una risposta ce l’ha data la celebrazione dei risultati del G20, dove i paesi responsabili per l’80 per cento delle emissioni hanno fi



