- Due annunci importanti alla giornata sull’energia della Cop26: stop al sostegno internazionale con fondi pubblici ai progetti di estrazione di gas e petrolio (c’è anche l’Italia) e uscita dal carbone per ventitré paesi, tra cui Polonia, Indonesia e Vietnam. Mancano ancora Cina e India.
- 23 nazioni hanno per la prima volta preso un impegno per smettere di usare la fonte energetica più sporca.
- Per l’Italia la decisione sullo stop ai finanziamenti pubblici a trivelle e gasdotti è arrivata all’ultimo momento, dopo uno scontro tra ministero dell’Economia e quello della Transizione ecologica.
La giornata dedicata all'energia della Cop26 ha dato un doppio schiaffo al futuro delle fonti fossili. Non siamo vicini al K.O., ma sono arrivati annunci di sostanza, nutrimento per il partito dell'ottimismo sulla riuscita di questa conferenza sul clima, galvanizzato anche dal fatto che per la prima volta gli impegni presi a Glasgow proiettano il riscaldamento futuro sotto i 2°C, sulla soglia di 1.8°C, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia. Se rispettati, ovviamente. Il primo risulta



