- Dalla scorsa estate, l'industria fossile ha avuto almeno 100 incontri con i ministeri chiave incaricati di redigere il piano: una media di oltre due riunioni a settimana.
- Eni, la principale multinazionale fossile italiana, ha guidato l'attività lobbistica con almeno 20 incontri ufficiali. Sfruttando le sue relazioni privilegiate con lo Stato, il Cane a sei zampe è riuscito a far sì che le successive versioni del Recovery Plan collimassero sempre più con il suo piano industriale.
- Stesso numero di incontri anche per Snam, la società che controlla la rete di gasdotti in Italia e nel resto del continente europeo.
Così le lobby dell’energia fossile si sono prese il Pnrr
28 giugno 2021 • 07:00Aggiornato, 28 giugno 2021 • 10:08