In questa epoca i bilanci tendono a essere polarizzati, o bianco o nero, ma l’intesa raggiunta alla Cop21, il 12 dicembre 2015, deve essere valutato su una scala di grigi: ha fatto tanto, ma non ha ancora fatto abbastanza. Ha convinto mercati e cittadini (Greta Thunberg aveva dodici anni quando è stato firmato), ma non è riuscito a tenere insieme la politica
Dieci anni fa, alle 19:27 del 12 dicembre 2015, il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, guardava la plenaria riunita per chiudere la Cop21 e diceva: «Osservo questa stanza, le reazioni sono positive. Non ci sono obiezioni, l’accordo di Parigi è adottato. Questo è un piccolo martello, ma può fare grandi cose». Aveva ragione. Dopo trent'anni di estenuante diplomazia, 197 paesi Onu erano riusciti a mettersi insieme per un obiettivo vincolante di contenimento delle temperature a lungo ter


