Russia, Australia, Brasile e altri paesi sono stati esclusi dal Climate action summit dell’Onu: i loro impegni sull’ambiente non sono credibili. Il fronte degli inquinatori che non vuole tenere sotto controllo la temperatura
- Russia, Australia, Brasile, Arabia Saudita, Indonesia, Messico sono tra i paesi esclusi dal Climate Ambition Summit, perché non avevano rilanciato i propri impegni di decarbonizzazione o perché quegli impegni sono stati giudicati non realistici.
- Questi paesi rappresentano il 15 per cento circa delle emissioni totali, ma il peso politico di queste defezioni è anche più grande
- Sono un terzo delle economie del G20, il divario tra chi procede verso la decarbonizzazione e chi è fermo diventerà sempre meno sostenibile
Russia, Australia, Brasile, Arabia Saudita, Indonesia, Messico: con una terminologia presa da altri contesti e altre battaglie li potremmo definire «stati canaglia del clima». Mentre Cina, Europa, Regno Unito hanno alzato il tiro dell'ambizione, presentando i nuovi impegni quinquennali come previsto dall'architettura degli accordi di Parigi, e mentre gli Stati Uniti di Joe Biden ci rientreranno con un ambizioso piano di mitigazione, questi sono i paesi che stanno rallentando la corsa globale all



