Ambiente

I lupi sono tornati in città, stavolta per restarci

03 February 2019, Lower Saxony, Neuhaus: Wolves (Canis lupus) howl in an enclosure in the game park Neuhaus. Photo by: Swen Pf'rtner/picture-alliance/dpa/AP Images
03 February 2019, Lower Saxony, Neuhaus: Wolves (Canis lupus) howl in an enclosure in the game park Neuhaus. Photo by: Swen Pf'rtner/picture-alliance/dpa/AP Images

Il lupo sta ricolonizzando il territorio italiano da nord a sud, fino agli uliveti in Salento. Da nord a sud, da Aosta a Potenza, quasi ogni giorno sui giornali locali e sui social, sono pubblicate foto di lupi, e altri predatori, nei contesti più vari. Spesso scatenando dibattiti polarizzati pro e contro, con migliaia di commenti

  • Lupi e sciacalli sono alle porte delle città. Non è una metafora. Gli animali predatori sono scesi dai monti in pianura e stanno occupando le oasi naturali e quelle aree marginali, semiabbandonate, tra campagna e città.
  • Il lupo, specie protetta dal 1971, ha praticamente ricolonizzato tutta la penisola. E si affaccia anche nelle periferie delle città, Roma in testa, fino a spingersi sulle coste marine.
  • Benché non pericoloso per l’uomo, il lupo suscita ancora allarme sociale, mentre crescono gli appassionati che danno vita ad osservatori, con fototrappole e rilevamenti, ed è in corso un monitoraggio nazionale voluto dal Ministero dell’Ambiente.

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