il caso del fiume oder

Il disastro ambientale d’Europa che la politica non ha fermato in tempo

(Un pesce morto lungo il fiume Oder. Foto AP)
(Un pesce morto lungo il fiume Oder. Foto AP)
  • Adesso i berlinesi iniziano a chiedersi se l’acqua dei loro rubinetti resterà potabile. Da giorni sulle rive tedesche del fiume Oder affiorano pesci morti. Dal lato polacco, invece, è dalla seconda metà di luglio che i pescatori segnalano invano il disastro.
  • Le tonnellate di pesci e di carcasse animali accumulate questa estate lungo il fiume non raccontano soltanto un grande disastro ambientale europeo, per riprenderci dal quale impiegheremo anni, e le cui conseguenze non sono ancora finite. Il disastro è anche e soprattutto politico: le responsabilità sono umane. L’innesco è stato l’inquinamento industriale, il contesto è la crisi climatica, e poi c’è la grave gestione del problema da parte del governo di Varsavia, che in queste ore continua a battibeccare con quello tedesco.
  • Il simbolo di tutto questo sono le immagini delle decine di tonnellate di pesci trasportati negli inceneritori. «L’epoca è politica: non devi neppure essere una creatura umana per acquistare un significato politico», per usare le parole della poetessa polacca Wisława Szymborska.

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