«A novembre avete votato come se da quel voto dipendesse la vostra vita», ha detto Joe Biden agli elettori della Georgia, che per la prima volta dal 1992 hanno scelto un presidente democratico. «Indovinate un po': dovrete farlo di nuovo». Il 5 gennaio si vota per gli ultimi due componenti del Senato, è un'elezione locale con dinamiche locali, ma da questo voto dipendono gli equilibri del Congresso e quindi il futuro della presidenza. O, per dirla con Biden, «la vostra vita», di nuovo.

La conferma delle figure scelte da Biden per la sua amministrazione, riforme, immigrazione, infrastrutture, budget e lotta al cambiamento climatico: saranno i cittadini della Georgia a decidere il margine di manovra del presidente. Esistono due futuri diversi, per Biden e l'America: uno in cui la Georgia assegna la maggioranza del Senato ai democratici e uno in cui la assegna ai repubblicani.

I duelli

I due repubblicani in corsa sono senatori in carica: David Perdue, ex manager (è stato anche amministratore delegato di Reebok) e Kelly Loeffler, una patrimonio stimato in 800 milioni di dollari e sopravvissuta politicamente a uno scandalo di insider trading legato al Covid. Gli sfidanti sono Jon Ossoff, classe '87, un passato da giornalista d'inchiesta in Africa, e il reverendo Raphael G. Warnock, pastore della Ebenezer Baptist Church, la chiesa di Martin Luther King Jr..

I duelli sono: Ossoff contro Perdue, e Warnock contro Loeffler. Questi ballottaggi si vincono e si perdono su pochissimi punti percentuali e uno dei temi sulla scheda e nella testa degli elettori sarà il clima. Innanzitutto perché si vota anche per dare o togliere a Biden la capacità di spendere i trilioni di dollari promessi per avviare gli Stati Uniti sulla strada della decarbonizzazione.

Ma soprattutto perché la Georgia è uno degli stati più colpiti negli ultimi anni dal clima fuori controllo. Secondo Yale Climate Opinion Maps il numero degli elettori che in Georgia credono che il cambiamento climatico sia reale e causato dall'attività umana è appena sopra il 50 per cento. Il ballottaggio del 5 gennaio sarà anche un sondaggio su quanto gli americani sono coinvolti su questo tema e pronti a spendersi per intervenire.

I danni

La Georgia è un ampio catalogo di problemi climatici. L'aumento delle temperature estive medie è una piaga per chi ad Atlanta e nelle grandi città non si può permettere l'aria condizionata. E poi ci sono uragani atlantici, che hanno appena avuto un'annata record per numero e intensità. Gli allagamenti costieri dovuti all'innalzamento del livello del mare, quasi 30 centimetri in 80 anni. La perdita di biodiversità. Ma il guaio climatico che sta più a cuore agli abitanti della Georgia e alla sua fiorente agricoltura sono le sempre più frequenti ondate di siccità.

Ben Gray

Nel 2007 l'allora governatore Sonny Perdue, incrollabile fede battista e cugino dell'attuale candidato al Senato David, dimostrò la sua fiducia nella scienza organizzando una preghiera pubblica per la pioggia, con qualche centinaio di presenti inginocchiati per chiedere a Dio «la benedizione» e un temporale. Sonny Perdue avrebbe poi fatto carriera diventando Segretario all'agricoltura dell'amministrazione Trump, nonché suo appassionato compagno di golf.

C'è un'altra storia che aiuta a capire cosa c'è in ballo dal punto di vista del clima e come entra nella vicenda elettorale della Georgia. Anche questa riguarda David Perdue. Nel 2017 l'ex manager di successo convertito alla politica fu tra i primi 22 senatori a scrivere a Trump per chiedere il ritiro dagli accordi di Parigi (cosa poi annunciata dal presidente pochi mesi dopo). Ha accusato il Green New Deal di essere una wishlist socialista. Ha votato contro una risoluzione del Senato che affermava la concretezza del cambiamento climatico.

Eppure, come ha raccontato The Intercept in un pezzo molto rivelatore sulla natura umana, Perdue nel suo privato è ben consapevole dell'impatto dell'emergenza climatica.

La sua villa si trova all'interno della gated community di Sea Island, un complesso di lusso sulla costa recintato e sorvegliato, dove è iniziata la costruzione di un articolato sistema di barriere di protezione contro gli allagamenti, una specie di Mose veneziano privato che protegge la sua villa e quella dei suoi vicini, ma non le 40mila abitazioni della Georgia che corrono lo stesso rischio.

Perdue è un perfetto caso di mitigazione privata a un fronte del negazionismo pubblico, che ha solo attenuato qualche settimana fa, quando ha ammesso che al clima qualcosa sta succedendo, anche se ha negato che le cause siano antropiche.

La proposta moderata dei democratici

I due candidati democratici sono considerati dei moderati su questo tema e non supportano il Green New Deal. Il piano proposto da Ossoff in campagna elettorale è fare della Georgia il centro dello sviluppo delle rinnovabili negli stati americani del sud.

Il fotovoltaico è già cresciuto molto negli ultimi anni, mentre a gennaio è stato annunciata la chiusura della centrale a carbone di Scherer, la più inquinante di tutti gli Stati Uniti, con un livello annuale di emissioni pari a quello del Kenya.

FILE - In this June, 3, 2017, file photo, the sun sets behind Georgia Power's coal-fired Plant Scherer, one of the nation's top carbon dioxide emitters, in Juliette, Ga. As climate change becomes a hotter topic in American classrooms in 2019, some politicians are pushing back against the scientific consensus that global warming is real and man-made. (AP Photo/Branden Camp, File)

Il reverendo Raphael G. Warnock va anche oltre, la giustizia climatica è uno dei pilastri della sua piattaforma politica. La sua campagna è costruita sulla mobilitazione degli elettori neri e ispanici, gli stessi chiamati a raccolta da Stacey Abrams e decisivi per la vittoria di Biden alle presidenziali. Il messaggio di Warnock è che il cambiamento climatico colpisce soprattutto loro ed è nel loro interesse economico e sanitario impegnarsi politicamente per rallentarlo e mitigarlo.

Nel 2019 aveva invitato Al Gore ad Atlanta per un incontro interreligioso di sensibilizzazione alla sfida climatica. Gli attivisti anti climate change del Sunrise Movement sono arrivati in Georgia con la sfida di registrare 20mila nuovi elettori.

Ogni singolo voto sarà decisivo: per il pareggio in Senato, che darebbe la maggioranza ai Democratici grazie al voto aggiuntivo di Kamala Harris, devono vincere entrambi, sia Jon Ossoff che Raphael G. Warnock.

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