Ambiente

Il voto in Georgia per il Senato è decisivo anche per il futuro del clima

Ben Gray
Ben Gray

La Georgia è un ampio catalogo di problemi climatici. L'aumento delle temperature estive medie è una piaga per chi ad Atlanta e nelle grandi città non si può permettere l'aria condizionata. Anche il candidato Repubblicano contrario agli accordi di Parigi ne è consapevole

  • Il 5 gennaio si vota per il ballottaggio in Georgia. Per avere la maggioranza in Senato e garantire margine d’azione a Biden, servono due vittorie su due.
  • Il cambiamento climatico è uno dei temi della campagna elettorale. La Georgia è uno degli stati più esposti: ondate di calore, uragani, innalzamento del livello del mare e soprattutto la siccità, che minaccia la fiorente agricoltura. 
  • David Perdue, uno dei due candidati repubblicani, si è più volte esposto contro la battaglia climatica e fu tra i primi a chiedere il ritiro dagli accordi di Parigi. Nella sua vita privata però è consapevole dei rischi, la sua villa sulla costa è a rischio allagamento e il complesso privato in cui vive ha avviato un costoso progetto di mitigazione.

«A novembre avete votato come se da quel voto dipendesse la vostra vita», ha detto Joe Biden agli elettori della Georgia, che per la prima volta dal 1992 hanno scelto un presidente democratico. «Indovinate un po': dovrete farlo di nuovo». Il 5 gennaio si vota per gli ultimi due componenti del Senato, è un'elezione locale con dinamiche locali, ma da questo voto dipendono gli equilibri del Congresso e quindi il futuro della presidenza. O, per dirla con Biden, «la vostra vita», di nuovo. La conferm

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